Una partita orrenda con un finale vergognoso

Orrenda semifinale. Mediocrità totale, football rissoso, football provinciale, secondo usi e costumi del nostro calcio, ritmo da amichevole estiva, prima del finale vergognoso

Una partita orrenda con un finale vergognoso

Orrenda semifinale. Mediocrità totale, football rissoso, football provinciale, secondo usi e costumi del nostro calcio, ritmo da amichevole estiva, prima del finale vergognoso, troppi errori e solito repertorio di proteste e lamenti, l'arruffapopolo Barella, il mediocre Locatelli, entrambi fratelli d'Italia di Mancini (per dire come siamo messi), sorprendente Gatti in edizione «chielliniana», cori esaltati dei nostalgici tifosi bianconeri per Del Piero la cui presenza in tribuna sta diventando fastidiosa e ha l'effetto contrario sulla squadra, Juve e Inter hanno proseguito pensando alla partita di ritorno, speculazione bottegaia non degna di due ex grandi ridotte a fare i conti sul bilancio finanziario e sul campo di gioco. Occasioni isolate, mai una trama coerente e costante, rarissimi i tiri nello specchio della porta, attese vane dei colpi dei due campioni del mondo, Di Maria e Lautaro, idem come sopra per Vlahovic e Dzeko, raramente serviti nel giusto, l'ingresso di Chiesa, per Di Maria richiamato da don Abbondio Allegri (che a confermare il coraggio leonino ha tolto dal gioco anche Vlahovic), è stato accolto come si trattasse del salvatore, meno euforico il popolo interista quando è toccato a Lukaku prendere il posto di Dzeko. Per non essere da meno dell'audace collega, Inzaghi ha tolto Lautaro per Correa che è il suo fido servante laziale.

Il finale è stato da saloon, dopo il gol di Cuadrado, la sciocchezza di Bremer e il rigore di Lukaku, si è tornati alla rissa con il rosso al belga espulso con Handanovic e Cuadrado nel bordello generale. È il nostro meraviglioso calcio. Più che da var, da bar.

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