Un vizio che va combattuto. Rapidamente. Possibilmente prima dell'inizio del prossimo campionato di Serie A (19-20 agosto). Questo l'obiettivo del Governo. Il fenomeno di pirateria audiovisiva in Italia è in continua crescita: nel 2022 tale reato conta trenta milioni di atti in più rispetto al 2021 (+9%), con un aumento del 26% sugli eventi sportivi live. Questo emerge dai dati Fapav/Ipsos, esposti ieri a Roma all'Ara Pacis. «Parliamo di un fenomeno criminale che sottrae al nostro settore più di 800 mila euro al giorno, oltre 24 milioni di euro ogni mese», così Stefano Azzi, Ceo di Dazn Italia. I pirati audiovisivi sono più concentrati tra gli under 35 (39%), tra coloro che hanno un livello di istruzione più elevato e tra gli occupati. C'è inoltre una leggera prevalenza di uomini (53%) sulle donne (47%).
Oltre agli eventi sportivi vengono spesso piratati programmi tv, con un +20% rispetto al 2021, film (ben 120 milioni di atti illegali) e le serie. Colpisce il fatto che molte delle persone che commettono questo tipo di reato (circa 4 su 5) sono consapevoli di commettere un illecito, ma non ritengono probabile il fatto di essere scoperti. Per questo, come confermato da Luca Ciriani (Ministro per i rapporti con il Parlamento), c'è il desiderio di affrontare il problema con leggi specifiche. «L'approvazione in Commissione in Senato del disegno di legge, già approvato dalla Camera, per contrastare la pirateria digitale è una notizia molto positiva - ha spiegato -. I parlamentari vi hanno lavorato con passione e dedizione. Voglio ringraziare i colleghi senatori di Forza Italia che, per consentire una approvazione rapida del testo in via definitiva, hanno deciso di ritirare gli emendamenti presentati. Emendamenti che puntavano a migliorare la legge e che il governo terrà sicuramente in considerazione nei prossimi provvedimenti, come indicato da un ordine del giorno approvato da due Commissioni del Senato. Con il prossimo approdo in Aula a Palazzo Madama, il Parlamento potrà dare all'Italia una legge per contrastare efficacemente un fenomeno illegale sempre più dilagante».
Sulla tematica è intervenuta anche Erika Stefani, capogruppo della Lega in commissione Giustizia. «Arrivato il via libera dalla commissione Giustizia al Ddl per il contrasto e la prevenzione della pirateria. Il testo, che riflette quello approvato alla Camera a prima firma Maccanti, approderà in Aula senza modifiche. Previste misure importanti contro la diffusione illecita di contenuti audiovisivi, con il rafforzamento dei poteri dell'Autorità per le telecomunicazioni e il blocco degli streaming pirata entro i primi 30 minuti. Chiuderemo presto l'iter di un provvedimento in cui la Lega da sempre ha creduto, perché riteniamo fondamentale ripristinare la legalità».
«Bisogna intervenire in tempo reale e cruciale in questa battaglia, soprattutto quando il contenuto piratato è un evento sportivo live, magari con uno schermo che si oscura mentre si guarda la propria squadra. Penso sia il modo più efficace per dimostrare e far comprendere che non c'è alternativa alla legalità», l'opinione di Andrea Duilio, Ad di Sky Italia.
Per quanto riguarda la deterrenza, i dati dimostrano che l'oscuramento dei siti si rivela una misura efficace: il 40% dei pirati adulti è incappato almeno una volta in un sito bloccato e la metà di loro si è indirizzata su contenuti legali (49%). Ora però il vizio verrà combattuto in maniera ancor più consistente.
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