Tra Pjanic e la Juventus l'affare è in dirittura d'arrivo. Ormai manca davvero poco alla fine della trattativa per il passaggio del bosniaco ai campioni d'Italia. La società torinese avrebbe messo sul piatto 32 milioni. Ora, tenendo conto che la clausola rescissoria del bosniaco è di 38 milioni, la distanza non appare incolmabile. Il dg bianconero Beppe Marotta è stato nella Capitale per incontrare i vertici della Roma: e domani potrebbe tornarci. Di sicuro si tratterebbe di un sac rificio importante per la Roma di Spalletti, viste le grandi qualità del centrocampista ventiseienne.
Roma costretta a fare cassa
I giallorossi, però, come scrive la Gazzetta dello sport, sono costretti a fare cassa, tenuto anche conto che il contratto del bosniaco scadrà nel 2018 e il giocatore non pare intenzionato a rinnovarlo senza un ritocco in alto che i bilanci dei giallorossi in questo momento non permettono. La Roma preferirebbe vendere all'estero ma sino ad ora pare che non siano arrivate offerte concrete da Spagna, Inghilterra e Germania.
Con il passaggio alla Juve di Pjanic la Roma potrebbe realizzare un'importante plusvalenza (circa 28 milioni), una base importante per
"costruire" il mercato estivo.Ma è possibile rinunciare a uno come Pjanic, che lo stesso Spalletti ha definito un "grande rinforzo alla Juve"? Sì, se si tiene conto che bisogna fare cassa e che Nainggolan (un altro che avrebbe molto mercato) è già stato definito (da Pallotta) incedibile.
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