Pogacar riaccende il vulcano e stacca ancora Vingegaard

Sul vulcano spento vince Michele Boschi. Lo diciamo all'italiana per addolcire l'amaro di una assenza che in questo Tour è la più acuta presenza

Pogacar riaccende il vulcano e stacca ancora Vingegaard
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Sul vulcano spento vince Michele Boschi. Lo diciamo all'italiana per addolcire l'amaro di una assenza che in questo Tour è la più acuta presenza: non abbiamo un italiano capace di ronzare là davanti, di tenere le ruote dei migliori e cercare di entrare nella fuga di giornata. Si sperava in Giulio Ciccone, ma per l'ennesima volta l'abruzzese della Lidl-Trek ha dormito, mentre gli altri sono andati alla ricerca di un sogno.

Sul vulcano spento, il Puy de Dôme, vince il 36enne canadese Michael Woods - Michele Boschi - che si toglie la soddisfazione dopo due tappe alla Vuelta di vincerne una anche al Tour. «È un sogno che si realizza», dice felice il canadese della Israel Premier-Tech. Questo per quanto riguarda la tappa, che vede alle spalle del signor Boschi il transalpino Latour e lo sloveno Mohoric, sì quello che l'anno scorso seppe vincere la Sanremo.

Per la corsa, invece, altra dimostrazione di forza di Tadej Pogacar, il quale dopo aver perso il primo confronto diretto con il danese Vingegaard nella prima tappa pirenaica, per la seconda volta consecutiva se lo è lasciato alle spalle. Otto secondi. Poca roba, ma a questi livelli sono anche tanto, soprattutto perché vanno a nutrire l'autostima di Taddeo e a minare le certezze del danese, che sui Pirenei si era illuso di potersi scrollare di dosso lo sloveno con molta più facilità. Ora va al riposo in giallo, ma il bimbo ce l'ha lì, a soli 17.

Sempre più vicini i duellanti, sempre più lontani tutti gli altri, compreso l'australiano d'Abruzzo (è cresciuto ciclisticamente qui da noi, ndr), Jai Hindley, che ora nella generale è sempre terzo, ma a quasi tre minuti.

«Penso che questa sia da considerare come una piccola vittoria ha commentato a caldo Tadej Pogacar : sono contento di come è andata, anche se alla mattina avevo un po' di paura del Puy de Dôme, ma in realtà è stato meno difficile di quello che mi aspettavo». Ora li aspetta un giorno di riposo, domani si ricomincia, con una tappa per attaccanti.

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