Pogba sotto ricatto? Adesso anche la Procura di Torino apre un'indagine

Dopo le ultime rivelazioni sui ricatti e le estorsioni al calciatore francese anche gli inquirenti torinesi hanno aperto un procedimento

Pogba sotto ricatto? Adesso anche la Procura di Torino apre un'indagine

La Procura di Torino ha aperto un procedimento giudiziario che riguarda Paul Pogba. Negli ultimi giorni il calciatore francese della Juventus è finito al centro di una storia di ricatti ed estorsioni che coinvolge anche i suoi fratelli. Al momento non è noto il reato ipotizzato dai magistrati torinesi, ma non è da escludere che possa trattarsi della stessa vicenda.

Il caso è scoppiato e non accenna a spegnersi. Le accuse di Mathias Pogba verso il fratello Paul tramite social hanno scoperchiato il "vaso di Pandora" sulla faida familiare a casa del centrocampista bianconero. "Ho rischiato di morire per colpa tua, mi hai lasciato solo scappando e pretendi di fare l'innocente. Vuoi pure mandarmi in prigione. Quando verrà svelato tutti, chiunque capirà che non c'è al mondo nessuno di più codardo, traditore e ipocrita di te" il tweet del fratello maggiore di Pogba.

In merito alla vicenda che riguarda Kylian Mbappé ha messo il carico: "Kylian, ora capisci? Non ho nulla di negativo contro di te, le mie parole sono per il tuo bene, tutto è vero e provato, il marabout è noto! Scusa per questo fratello, un cosiddetto musulmano a fondo nella stregoneria, è non è mai bello avere un ipocrita e un traditore vicino a te!".

La ricostruzione

La vicenda sarebbe iniziata a fine marzo quando tra il 25 e 29 marzo la Francia ha ospitato la Costa d’Avorio e il Sudafrica in amichevole. Pogba in quell'occasione ha salutato la sua famiglia a Lagny-sur-Marne e poi sarebbe stato trascinato in un appartamento a Parigi, dove gli amici lo avrebbero incolpato di non aiutarli finanziariamente. Tra loro, anche due uomini armati di un M16 e di un fucile di assalto, che avrebbero chiesto 13 milioni di euro. Una situazione che si è trascinata con Pogba che ha poi spiegato di aver visto più volte i suoi ricattatori, in particolare ad aprile a Manchester, poi a luglio al centro di allenamento della Juventus di Torino.

Proprio alla Continassa ha riconosciuto il fratello Mathias, con il quale ha rapporti contrastanti, tra le persone che lo avrebbero intimidito. Dopo aver riconosciuto Mathias il centrocampista ha deciso di denunciare tutto agli investigatori dell’Ufficio centrale per la lotta alla criminalità. Pogba ha spiegato di aver aiutato economicamente gli amici fino a quando, lo scorso gennaio, ha cacciato di casa un amico che ospitava a Manchester non appena resosi conto che quest’ultimo aveva usato la sua carta di credito per rubargli 200mila euro.

Stando alle informazioni dell'emittente francese Rmc, il giocatore ha escluso davanti agli inquirenti qualsiasi storia legata a stregoneria o "marabout" per lanciare un "malocchio" contro il compagno di nazionale Mbappé, al contrario di quanto afferma il fratello di Pogba, Mathias, che afferma di avere in mano le prove. Il giocatore sostiene invece che queste sue "vecchie conoscenze" ritengono che lui sia debitore nei confronti di chi "lo ha protetto per anni", di chi "ha garantito la sua sicurezza".

In Francia, l'indagine preliminare attualmente aperta potrebbe finire sul tavol del giudice istruttore già nei prossimi

giorni. Ma soprattutto la vicenda potrebbe avere ripercussioni anche sulla Nazionale francese, insinuando un dubbio all'interno dell'opinione pubblica: "Pogba merita il Mondiale o no?".

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