Dall'accordo con la Figc, «stracciato» nella pancia dell'Arena das Dunas di Natal dopo il rovescio con l'Uruguay, a quello biennale con il Galatasaray annunciato ieri sul sito del club turco. Ancora scottato dal flop mondiale, Cesare Prandelli torna su una panchina di club a quattro anni di distanza dal divorzio con la Fiorentina. E come Lippi, che sostituì sulla panchina azzurra nel maggio del 2010, riparte da una squadra estera. Due settimane dopo la fine del rapporto con la Nazionale, arriva l'ufficialità dell'accordo con il club turco, dove ci sarà una «staffetta» tutta italiana sulla panchina tra lui e Roberto Mancini.
«Non scappo via, ho casa a Firenze e gli affetti in Italia, mando un grande abbraccio a tutti», le poche parole strappate dalla cronista di Rai Sport all'ex ct poco prima della partenza per Istanbul. Oggi nella conferenza stampa organizzata per le 14 alla Turk Telekom Arena, nel quale firmerà davanti a telecamere e taccuini il contratto biennale da quasi 5 milioni di euro comprensivi di bonus per gli eventuali successi - primo fra tutti riportare il titolo in casa del club giallorosso -, spiegherà un po' di cose, come lui stesso ha precisato, approfondendo i motivi del suo sì ai turchi, giunto a tempo di record dopo le dimissioni dalla panchina azzurra. Tanto che in molti hanno avanzato sospetti sulla possibilità che Prandelli - nonostante il rinnovo del contratto annunciato pochi giorni prima della partenza per il Brasile - avesse già l'intenzione di non onorare l'accordo con la Federcalcio.
Nel pomeriggio di ieri l'allenatore si è imbarcato da Pisa direzione Istanbul con l'aereo privato messo a disposizione dal presidente del Galatasaray Aysal Ünal. Subito una visita al Floria, il centro sportivo del club, poi la cena a casa del patron con il suo staff - tra cui una donna, Silvia Berti, ex responsabile delle comunicazioni esterne della Fiorentina, che sarà assistant coach -. A Istanbul Prandelli ha trovato un clima di entusiasmo: gli stessi giornali turchi regalano titoli trionfalistici sull'approdo dell'ex tecnico di Roma e Fiorentina e nessuno sottolinea il fallimento dell'Italia in Brasile, anzi mostra le foto dei possibili colpi di mercato, in primis quell'Osvaldo che era stato uno degli elementi base del gruppo azzurro prima che giocasse con il contagocce sia in Premier League al Sunderland, poi alla Juve.
Dal quell'infausto 24 giugno, Prandelli ha continuato ad assumersi la piena responsabilità del fallimento, tanto che al ritorno dal Brasile l'allenatore di Orzinuovi si era barricato in casa, deluso e amareggiato per come era finita l'avventura mondiale. Poi è arrivata la telefonata dei dirigenti del Galatasaray e in lui ha prevalso la voglia di tornare subito in panchina, per di più di un club. Incontro in una località top secret, probabilmente fuori dai confini nazionali, e accordo siglato in poche ore.
Tanto che il club giallorosso aveva annunciato che l'ufficialità sarebbe arrivata il 7 luglio, cioè ieri, come è effettivamente avvenuto. «Prandelli è una grande allenatore, dalle sconfitte ci si può rialzare», così i tifosi giallorossi, per nulla scettici sulle possibilità del nuovo tecnico di far bene. Il quale va solo a caccia di riscatto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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