Premiata ditta Thuram

Inter e Juve con Marcus e Khephren sarà una questione di famiglia. A mandarli papà Lilian che non vuol sentire "chi non salta bianconero è"

Premiata ditta Thuram
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Li manda papà. Che di nome fa Lilian e di cognome Thuram. Loro però non sono raccomandati. Semplicemente, sanno giocare a calcio. Marcus è l'attaccante più redditizio dell'Inter in questa prima parte di stagione (8 gol e tre assist in 10 presenze), Khephren è il centrocampista di quantità e discreta qualità che la Juventus utilizza spesso e volentieri davanti alla difesa. Domenica si affronteranno per la prima volta in Italia e, se anche non duelleranno spesso l'uno contro l'altro visto che calpesteranno zone di campo diverse, si divideranno il palcoscenico. Facile che papà Lilian sarà allo stadio con il cuore diviso a metà e la speranza che i due ragazzi si comportino come si deve. A quel punto, vinca il migliore e palla al centro. Per chi non lo ricordasse, Thuram senior è stato un difensore tra i più forti al mondo indossando anche la maglia della Juventus distinguendosi, oltre che per il rendimento in campo, anche per le sue battaglie civili fuori. Uomo tutto di un pezzo, al punto da avere anche rimproverato con uno scappellotto «scherzoso» Marcus in occasione della festa scudetto dell'Inter, pochi mesi fa: va bene gioire e festeggiare sotto la curva, meno bene unirsi al coro «chi non salta è bianconero» proprio per il rispetto che bisogna sempre portare all'avversario.

I due si sono in realtà già sfidati una volta, nella semifinale di Coppa di Lega francese datata 29 gennaio 2019. L'allora ventunenne Marcus difendeva i colori del Guingamp, mentre Khephren quattro anni più giovane si stava affacciando alla prima squadra del Monaco ed era entrato nel finale dei tempi regolamentari: la sfida si era poi risolta ai rigori, Marcus (autore del go del 2-2) fu il solo tra i due a calciarlo. Il suo errore dal dischetto non impedì al Guingamp di passare il turno e a lui di spiccare poi il volo con destinazione Borussia M'gladbach: quindi l'Inter, dove è arrivato nell'estate 2023 dopo essersi svincolato per rivelarsi in fretta il partner perfetto di Lautaro Martinez. Il suo «fratellino» è invece arrivato alla Juventus soltanto da pochi mesi, prelevato dal Nizza per una ventina di milioni e messo sotto contratto con un accordo quinquennale: i margini di crescita non mancano, il fisico e l'attitudine neppure.

Adesso si tratta di lavorare, non perdere fiducia e sfruttare ogni occasione che Thiago Motta gli concederà: «Da bambini io e mio fratello sognavamo di

diventare entrambi professionisti così a Sky -. Siamo contenti e orgogliosi di quanto fatto finora, ma domenica dovremo pensare alla partita e basta». Sotto lo sguardo di papà, in una partita dal sapore unico come Inter-Juventus.

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