Centosessantanove euro per vincere. Niente di illecito, anzi, tutto a fin di bene, per ricordare il compagno di squadra Gino Mäder, morto al Giro di Svizzera in seguito ad una drammatica caduta. Pello Bilbao, il 33enne basco di Guernica, vincitore ieri sul traguardo di Issoire, l'aveva promesso appena arrivato a Bilbao, dove il Tour è partito dieci giorni fa: «Donerò un euro all'associazione Basoak SOS per ogni corridore che mi lascerò alle spalle in ogni tappa», ieri se ne è lasciati alle spalle 168.
Tutti alle spalle di Pello, quindi, che ha deciso di rilanciare la stessa iniziativa lanciata due anni fa alla Vuelta proprio dal suo compagno Gino Mäder: con la somma raccolta, salita oltre i mille euro dopo l'exploit di ieri, Bilbao contribuirà all'acquisto di un terreno per piantare una foresta, come avrebbe voluto l'amico convinto ambientalista. Guadagna una tappa Pello, la prima al Tour. Guadagna tempo (2'53) e posizioni (sei), un po' su tutti e risale al quinto posto nella generale: a 4'34 dalla maglia gialla Vingegaard, che ha sempre 17 di vantaggio su Pogacar.
Tappa palpitante, anche se a prima vista potrebbe sembrare ordinaria: battaglia fin dalle prime battute, con gli stessi Vingegaard e Pogacar che entrano nel vivo della contesa, prima di lasciar spazio agli altri. Alla fine 43 di media su un tracciato con tremila metri di dislivello. Insomma, anche una frazione che sulla carta sembrava di trasferimento, a queste latitudini ha il suo perché, con una fuga di 14 uomini tra i quali spiccano i nomi degli ex iridati Alaphilippe e Kwiatkowski.
Chi accarezza il sogno, ma
lo vede svanire a meno tre dal traguardo, è il lettone Neilandts, il più combattivo di giornata: qui non è solo un modo di dire, ma un modo di fare. Oggi tappa numero 11, da Clermont-Ferrand a Moulins: spazio ai velocisti.
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