Il primo Ringhio di Gattuso. "A Benevento come se fosse la finale della Champions"

Il nuovo tecnico debutta contro il materasso della A ma deve evitare la beffa di regalargli il primo punto

Il primo Ringhio di Gattuso. "A Benevento come se fosse la finale della Champions"

Milano - Peggior esordio non poteva esserci. Il Milan si aggrappa a Gattuso per trovare l'ennesima svolta di una stagione sempre più anonima e lo fa partendo dal campo del Benevento, ultimo a quota zero punti dopo 14 partite giocate. Tradotto: serve assolutamente vincere. Pena una figuraccia inenarrabile: «Sarà una battaglia - le prime parole di Gattuso - dobbiamo chiudere gli occhi e pensare che a bordo campo ci sia la Champions».

Il primo Milan di Gattuso sarà un 3-4-3 con Montolivo-Kessie al centro del campo. Resta il ballottaggio sulla destra, tra Borini, Calabria ed Abate: «Ho parlato con 4-5 giocatori e poi con tutte le persone di Milanello per chiarirci su tutto e su quello che voglio e vorrò fare - ha ringhiato subito Gattuso -, dopo una settimana pensare di cambiare tutto e tutti sarebbe da pazzi. Non posso stravolgere il lavoro di Montella, ma dobbiamo giocare in maniera più verticale».

Il club ha bisogno di punti e certezze, il neo tecnico dovrà saperle conquistare nel minor tempo possibile. Ma il primo obiettivo sarà rivalutare la campagna acquisti estivi: «È vero, ma per tanti, così come per Kalinic, basta un gol o una zampata per cambiare tutto - prosegue Gattuso -: hanno bisogno di fiducia. Se avessi mai pensato alla panchina del Milan in passato? Sinceramente parlando, per me l'obiettivo da allenatore è sempre stato questo ma non pensavo di farcela in 4 anni».

Il nuovo tecnico punterà sulla difesa a 3, lo ha ribadito più volte. Davanti a Donnarumma, dunque, a Benevento i tre difensori saranno capitan Bonucci, Romagnoli (che sembrava a rischio ma giocherà) e uno tra Zapata e Musacchio, l'unico dubbio per quanto concerne il reparto arretrato, con l'argentino favorito sul colombiano. A centrocampo, linea a 4 con Ricardo Rodriguez, schierato finalmente nel suo ruolo sulla sinistra, e uno tra Abate, Borini e Calabria sulla destra, con il primo favorito per una maglia da titolare sull'ex Sunderland e sull'ex Primavera. In mezzo Montolivo e Kessie: Biglia non è a posto. In attacco Suso e Bonaventura, le vere armi del Milan di Montella, troppo trascurate quest'anno, e ancora una volta Kalinic, preferito a Cutrone ed Andrè Silva.

Oggi inizierà una nuova era per il Milan, con un altro grande ex sulla panchina. Sperando che i risultati non siano in linea con il suo predecessore Inzaghi: «Emozione? Più tensione perché ho la consapevolezza che abbiamo tutto da perdere oggi - conclude Gattuso - i rapporti con giocatori e staff è ottimo e sono tranquillo per come hanno lavorato i ragazzi.

Quando voglio dormire a casa però, il pensiero va subito alla partita...». E l'ombra di Conte aleggia sempre su Milanello. Per ora Gattuso può dormire sonni tranquilli, ma dovrà conquistarsi la fiducia della società con i risultati. Perché i tifosi già lo amano.

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