Principio d’incendio, rientro ai box e penalità: tutti gli errori della Ferrari

L'ennesimo errore arrivato nel finale del Gp del Belgio è costato una posizione e diversi punti in classifica a Charles Leclerc

Principio d’incendio, rientro ai box e penalità: tutti gli errori della Ferrari

Il week end nero della Ferrari. Dal Gran Premio del Belgio la Rossa torna a casa con l'ennesima grossa delusione. Ma c'è anche dell'altro che potrebbe portare una preoccupante rassegnazione dalle parti di Maranello. Perché quando ancora una volta si ripetono errori imperdonabili, allora diventa più doveroso fare un necessario mea culpa.

Probabilmente non sarebbe cambiato granché, vista l’evidente superiorità della Red Bull e di Verstappen, ma l’errore che costa a Charles Leclerc una posizione al traguardo e due punti in classifica nella lotta mondiale con l’olandese resta e pesa come un macigno. Ma soprattutto apre all'ennessimo processo sull’opportunità di alcune scelte del muretto e sulle incertezze qua e là del pilota che hanno complicato enormemente la corsa al titolo. Alla fine, per guadagnare un punto (il divario ora è di 98 lunghezze), la Ferrari ne ha persi due.

La ricostruzione

D'altronde la gara era subito cominciata male per Leclerc con la sosta forzata ai box. C'è da dire che una visiera nella presa dei freni mancava alla collezione di sventure. Nonostante tutto il monegasco è quinto a due giri dalla fine con un margine di una ventina di secondi su Alonso. Ebbene proprio quando la corsa sembra finita al penultimo giro dal muretto Ferrari chiamano il monegasco ai box con l’intenzione di montare un set di gomme soft (le rosse) e attaccare il giro veloce di Verstappen che vale un punto.

Il vantaggio su Alonso, però, è davvero al limite per rientrare in pista in sicurezza. E così i due arrivano ruota a ruota all’uscita dai box, cominciano a lottare e Leclerc non riesce nell'intento (purtroppo il suo ultimo giro è più lento di 6 decimi rispetto al più veloce di Max). Ma non finisce qui la beffa arriva proprio mentre l’olandese taglia il traguardo: investigazione per Leclerc per non aver rispettato i limiti di velocità in pit lane. Investigazione lampo: 5 secondi di penalità per la Ferrari e posizione persa a vantaggio di Alonso.

Le immagini hanno poi mostrato come Leclerc abbia inserito il limitatore con qualche frazione di secondo di ritardo e questo abbia provocato il superamento dei limiti di velocità. Danno e beffa, insomma. Il box della Rossa tenta un azzardo che non paga anzi peggiora la situazione. A questo punto diventa doveroso chiedersi. Era proprio necessario fermare Leclerc al penultimo giro senza la certezza di tornare in pista davanti ad Alonso per un punto? Visto che anche fosse riuscita la mossa, il divario sarebbe stato comunque di 94 lunghezze. E poi soprattutto, come va inquadrato l'inserimento tardivo del limitatore di velocità?

Di sicuro dalle parti di Maranello servirà una lucida analisi per cercare le risposte adeguate.

Con il Gp d’Olanda a solo una settimana di distanza e il campionato piloti sempre più irraggiungibile, l'obiettivo per la Ferrari sarà ottenere il massimo per cercare di limitare i danni in ottica costruttori. Prima di tirare le somme a fine stagione, senza sconti per nessuno.

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