Pronto il cambio di regola per gli spareggi: cosa accade all'Italia

Il 26 novembre l'Italia di Mancini scoprirà il suo destino in vista degli spareggi per approdare al mondiale in Qatar. La FIFA è pronta a cambiare una regola dei playoff che avvantaggerebbe gli azzurri

Pronto il cambio di regola per gli spareggi: cosa accade all'Italia

Venerdì 26 novembre, a Nyon, l'Italia di Roberto Mancini conoscerà i suoi prossimi avversari per lo spareggio che porterà ai mondiali in Qatar 2022. 12 nazionali si giocheranno gli ultimi tre posti rimasti mentre sono ben 107 i giocatori che il prossimo mese di marzo dovranno affrontare i playoff da diffidati e con la paura di saltare al primo cartellino giallo. Questo problema sta creando dibattito e proprio in queste ore è al vaglio di un'attenta analisi da parte della FIFA che potrebbe apportare in modo straordinario un cambiamento nei regolamenti.

Cosa dice la regola attuale

Secondo l'attuale regolamento i playoff sono considerati parte delle qualificazioni, ovvero le partite disputate dalle nazionali all'interno dei rispettivi gironi. Per questa ragione le diffide non vengono azzerate, anzi rimangono in essere in tutti gli spareggi. Secondo quanto riporta Espn.com, però, L'UEFA, incalzata dalle nazionali preoccupate di perdere tanti calciatori ai primi cartellini gialli, starebbe pensando di rivolgersi alla FIFA per spingere verso il totale azzeramento delle sanzioni ancora in corso.

Le 12 nazionali che daranno vita ai playoff pare siano d'accordo sull'annullare le diffide ma l'ultima parola spetta alla Fifa che secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe portata ad accettare l'eccezione per non condizionare in negativo gli spareggi. Alcuni gruppi di qualificazione erano costituiti da otto squadre, come quello dell'Italia, altri da dieci e di conseguenza ci sono nazionali ad aver giocato un numero maggiore di partite esponendo i loro calciatori ad un rischio maggiore di incorrere in sanzioni disciplinari.

"È qualcosa che si può fare, ma ci deve essere unanimità in breve tempo così da permettere a UEFA e FIFA di confrontarsi", le parole del ct della Scozia, Steve Clarke a cui hanno fatto seguito quelle di Robert Page, ct del Galles: "Non so se siamo nella condizione di poterlo chiedere ma sarebbe una scelta positiva per tutte le squadre coinvolte".

La situazione dell'Italia

Federico Chiesa, Federico Bernardeschi, Lorenzo Insigne, Matteo Pessina, Nicolo Barella, Gianluigi Donnarumma, Giorgio Chiellini e Lorenzo Pellegrini: 8 giocatori diffidati e praticamente tutti o quasi fondamentali.

Anche Svezia, Polonia e Macedonia del Nord hanno otto calciatori in pericolo ma è la Turchia a detenere il record assoluto con 13 diffidati. La decisione andrà presa entro venerdì prossimo, venerdì 26 novembre, ma la sensazione è che si andrà verso l'azzeramento di questa penalizzante regola.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica