Ieri la ripresa della Premier League e la finale di Coppa Italia, e dunque si gioca ormai quasi dappertutto, dopo la lunga sosta per la pandemia. Si gioca e si cerca di completare la stagione al meglio, nell'anomalia di un'annata in cui lo sprint finale, sul più bello, è stato posticipato di tre mesi. Con tutto quello che ha voluto dire sul piano della preparazione atletica.
Ecco perché l'associazione internazionale degli sportivi professionisti, la World Players' Association, ha calcolato che in Bundesliga la probabilità di infortuni si sia triplicato, passando dallo 0,27% allo 0,80%, mentre uno studio della Bbc ha ipotizzato in un preoccupante 25% l'aumento di infortuni nel primo mese di questa Premier League di ritorno, con tre-quattro giorni di sosta massima per le squadre.
Come ovvio, si parla prevalentemente di rischi per gli arti inferiori: secondo la Nata, l'unione dei preparatori atletici fondata negli Usa ma con soci in tutto il mondo, la probabilità maggiore è quella degli stiramenti (25,8%), seguita di poco dalle distorsioni legamentose (25,3%) e dalle contusioni (20.3%), e abbiamo avuto esempi importanti in Serie A, con Zlatan Ibrahimovic, Gonzalo Higuain, Radja Nainggolan e Simone Verdi. In Inghilterra, oltretutto, i ritmi sono tradizionalmente più alti, anche se una parte di questo atteggiamento nasce dalla presenza stimolante del pubblico, che invece sarà un fattore inesistente in questo mese e mezzo.
Una spiegazione il più possibile lineare su quanto può accadere in questo periodo la dà il dottor Paolo Tenconi, preparatore atletico e allenatore con patentino Uefa B: «A differenza della classica pausa estiva annuale in questo periodo i giocatori sono andati incontro a una diminuzione sensibile della O2 Max, ovvero il volume massimo di ossigeno consumabile nel tempo, proprio a causa dell'inattività forzata. A causa del Covid gli allenamenti sono stati ridotti all'osso e c'è stata una riduzione della potenza aerobica, della forza muscolare e una modifica della composizione corporea».
Detto così sembra peggio di quanto non sia, anche perché la ripresa è stata fatta seguendo i vari criteri possibili, tra cui la cosiddetta Theal Therapy, una laseterapia che ha forti effetti decontratturanti, con i benefici che si possono immaginare: «Con la ripresa
del campionato, è necessario poi che i giocatori seguano un protocollo di recupero per riossigenare e rivascolarizzare la muscolatura, lavorando con esercizi mirati su adduttori, polpacci, quadricipiti femorali e flessori».
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