"Rubinetto" a parte, adesso la Ferrari ha tutto per vincere

Il punto tecnico sulla Ferrari SF16H

"Rubinetto" a parte, adesso la Ferrari ha tutto per vincere

Sulla carta, con la mole di progressi che racchiude, questa Ferrari SF16-H appare perfettamente in grado di riportare a Maranello il titolo mondiale. Nella pratica realtà, pur in attesa di scoprire i miglioramenti paralleli della British-Mercedes, il pessimismo continua a regnare sovrano, perché le regole sono sempre concepite in modo da contenere ampie possibilità d'imbroglio e l'attitudine dell'asse Fia-FOM è sempre quella che conosciamo dal giorno del famoso test trasgressivo Mercedes-Pirelli. Non è che il prossimo campionato non si corra più in forma astutamente robotizzata, senza sorpassi, con 100 kg di benzina a gran premio, e che l'assegnazione di un peso specifico per il debimetro venga improvvisamente resa nota a tutti, data l'estensione da 125 a 140 litri con lo stesso quantitativo. No, per questo mondiale della petrolchimica, quel dato è ancora segreto. Come segrete sono sempre le odiose direttive tecniche e le elargizioni della portata-benzina, specie in qualifica. Signori, la portata è il rubinetto della potenza! Non è credibile che la nuova formula sia aumentata di 200 cavalli nei suoi primi due anni, sempre al limite dei 100 kg/h massimi. Dopo che la telemetria ha rivelato incontestabilmente che un concorrente ha infranto - impunito - la norma per il 3%, cosa possiamo aspettarci da questa Fia-Tv nelle mani di un controllore dispotico e servile? Ditelo al presidente Marchionne! È ora di battersi, per ristabilire l'equità nella competizione, sotto gli occhi di tutti. Adesso, abbiamo una Ferrari da 900 cavalli abbondanti, aerodinamicamente e telaisticamente più efficiente, con flusso d'aria anteriore aumentato e rastremazione posteriore, corretta anche nei dettagli della sospensione anteriore (push-rod) o dei motogeneratori MGU-H/MGU-K e con geometria variabile all'aspirazione (30-45 cv secondo mappatura). Una motorizzazione meglio rivolta alle accelerazioni e alle velocità di punta.

Insomma, una macchina superiore, guidata dal miglior pilota del momento. Non si vuole che un avversario schizzi via con 1.000 cavalli e oltre solo per il rubinetto più spalancato in esclusiva - bella fatica! - e ancora con norme criptate. Il rigore deve essere massimo.

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