L' ultima, grande scoperta di questa strana Formula 1-2014 è che i motori non raggiungono i 15.000 giri permessi dal Regolamento Tecnico. E poi ci sono gli stolidi appassionati che ne criticano il rumore... Ma con 3.000 giri in meno, cosa pretendere? Bel regolamento, con un tetto di regime e con un assurdo debimetro che ne impedisce l'avvicinamento!
Mentre il tema principe è quello dei 100 chili di benzina alla partenza, non l'odiosa coercizione in gara! Né si capisce cosa vadano a fare ai gran premi - personalmente, non ci posso più andare, dopo cinquant'anni sulle piste - i giovani cronisti dell'ultima leva, se ancora adesso, al Gp del Canada, non avvertono o non sanno che i motori girano solo a 11.000 o a 12.000 giri. Così, i segreti tecnici da seguire attentamente ora sono diventati due: appunto, il regime di rotazione, più la pressione di sovralimentazione, che osservo e calcolo scrupolosamente da Melbourne e che a Montreal ha messo in luce una serie di piccoli progressi. Non quelli preannunciati per queste qualifiche, ma ugualmente un buon passo avanti, apprezzabile per la Ferrari, e un gran balzo per la Renault, che il risorto Vettel ha saputo portare alle spalle delle British-Mercedes, sempre dominatrici, nei regimi di rotazione e soprattutto nella pressione di sovralimentazione.
Evidentemente, nonostante il vantaggio di esibirsi in "super-soft", l'incremento del turbo-Ferrari non è bastato.
Obbiettivamente, è tutto molto difficile; ma alcuni motoristi continuano ad essere più lenti nell'evoluzione e occorrono nuovi stimoli, come il prossimo ritorno della Honda e altro ancora. Anzi, viste le ultime mosse del caro amico Prof. Ing. Mario Theissen, non mi stupirebbe se anche la Bmw stesse per annunciare una grande "rentrée".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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