A volte non serve stravincere per far capire di non essere secondi a nessuno. A volte ci sono notizie che fanno meno rumore, come la falcata di Lisa Vittozzi, leggerissima sugli sci, implacabile al tiro dove lo zero errori è spesso il suo marchio di fabbrica. Ieri, un 21° posto nella mass start di biathlon le ha permesso, a 29 anni, di vincere la sua prima coppa del Mondo generale da affiancare alle due coppette di sprint ed inseguimento, in una stagione trionfale, costellata di 5 vittorie ed altrettanti podi. «Sono orgogliosa di me stessa perché ho realizzato il mio sogno», dice lei con la coppa in mano. Inizio a bomba e, poi, dominio assoluto da gennaio a ieri: ecco la ricetta di un en plein di stagione che arriva con un rush finale da mettere in atto nelle ultime tre gare di stagione a Canmore in Canada. Vincendo la sprint e l'inseguimento dei giorni scorsi Lisa ha riaperto i giochi con la norvegese Ingrid Tandrevold, sua competitor diretta, poi finita terza, con la sorpresa di Lou Jenamonnot, rookie della stagione, seconda nella overall. Vittozzi ieri si è permessa la passerella e un bell'ampliamento della bacheca degli allori: terza coppetta individuale, prima nella pursuit ed ora anche il coppone, in una stagione dove è arrivato anche l'oro mondiale nell'individuale, oltre a 3 argenti che si sommano ad altri 8 sigilli iridati e al bronzo olimpico nella staffetta mista del 2018.
Vittozzi, occhi blu e tanta classe, è cresciuta nel cono d'ombro di Dorothea Wierer, 5 anni più grande. Doro la coppa generale l'ha già vinta, prima italiana di sempre, nel 2019 e nel 2020.
Un po' più in crisi quest'anno, l'altoatesina ha chiuso in anticipo la stagione. Fra le due c'è sempre stata competizione e ora si scopre che nel biathlon azzurro ci può essere spazio per due campionesse. Entrambe grandissime.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.