«Il fatto è che non saprei neppure come si fa a combinare una partita. Nell'ordinanza risultano 13 contatti con Bazzani però io non ho mai risposto ai suoi sms . Ma se dovesse venir fuori qualcosa sono disposto ad andare in piazza e togliermi la vita». Ha detto Rino Gattuso. I suoi legali sono in contatto con la procura.
«Sì - conferma Cristian Brocchi -, conosco Francesco Bazzani da dieci anni... Ma io sono uno che insegna ai bambini i valori del calcio». Davide Lippi, il suo procuratore, commenta così: «Vedersi arrivare gli agenti alle 6 di mattina in casa, davanti ai figli, non è bello per nessuno. Cristian comunque è sereno, indagato non significa né colpevole né condannato».
Il nuovo terremoto ha i suoi due nomi eccellenti. Damiano Tommasi, presidente Aic, s'interroga: «Il nome eclatante fa notizia, ma ad impressionarmi in questo momento è altro: quanto siano influenti sul nostro mondo certi personaggi che non sono del calcio. Impressiona che ci siano persone che hanno così tanto peso e tanta influenza su giocatori e dirigenti. Come è possibile una tale facilità di contatti?». C'è un passaggio nella ricostruzione della Procura che dà ampio saggio: «Presenziava, per controllare l'evoluzione della competizione in rapporto alle scommesse, quantomeno alle seguenti partite: Milan-Lazio, Chievo-Milan, Milan-Bari, Lazio-Juventus (tutte del 2011). Il 2 febbraio 2011 s'introduceva nel centro sportivo di Milanello, il 19 maggio 2011 entrava nuovamente nel centro di Milanello, da dove inviava messaggi a Gattuso ...».
Il soggetto è Francesco Bazzani che «utilizzando le sue entrature e conoscenze nell'ambito delle dirigenze, in particolare della serie A, e dei calciatori disponibili alla corruzione...». Niente di nuovo, Tommasi lo sa benissimo. Quasi trent'anni fa Maradona venne fotografato con quelli del clan Giulia-- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.