Un lungo sospiro di sollievo. Anche perché il Lecce ha spaventato i quasi 60mila dell'Olimpico in quello che, stando alla classifica precedente al fischio d'inizio, era un vero e proprio scontro salvezza. La Roma vince 4-1, sfruttando il primo gol in giallorosso di Saelemaekers: lui, fra i singoli, il più positivo. Tornato titolare per la prima volta da settembre, ha interrotto un'astinenza da gol che gli durava da aprile (Bologna-Udinese). Lui il più attivo, lui il più propositivo. Non un caso quindi che la Roma, proprio grazie al suo acuto, abbia segnato per la prima volta in stagione nei primi 15 minuti.
L'Olimpico ha incitato la squadra dall'inizio alla fine, esaltando però il solo Ranieri (ieri alla centesima sulla panchina romanista): al tecnico è stato dedicato uno striscione con il quale il pubblico lo ringraziava perché ha accettato di assumere la guida di una squadra in grande difficoltà, anteponendo l'amore per la maglia al guadagno. La Roma ha però anche sofferto, probabilmente più del dovuto: Abdulhamid (subentrato all'infortunato Celik) è stato scomposto col fallo da rigore che, a fine primo tempo, ha consentito a Krstovic di pareggiare.
A inizio ripresa un paio di interventi di Hummels hanno impedito agli ospiti di riequilibrare nuovamente il risultato dopo il 2-1 di Mancini. A metà secondo tempo è poi arrivato il 3-1 di Pisilli e infine il 4-1 di Koné. Il Lecce ha palesato i soliti problemi in entrambe le fasi (peggior attacco e terza peggior difesa del torneo).
L'Olimpico, invece, ha fischiato il vicepresidente Ryan Friedkin, ieri presente allo stadio. Inoltre è stato esposto uno striscione col quale si chiedeva all'attuale proprietà di vendere. Perché la vittoria non basta a scacciare le polemiche.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.