Roma, più infortuni che punti. E se fosse colpa dello stress?

Come l'anno scorso, anche quest'anno la Roma è falcidiata dagli infortuni (14 in due mesi). Soltanto colpa della sfortuna? Dall'eccessiva durezza dei campi di Trigoria allo stress, ecco le possibili cause del lazzaretto giallorosso

Roma, più infortuni che punti. E se fosse colpa dello stress?

Periodo nero per la Roma. Non tanto per i risultati, visto che la squadra di Fonseca è in linea con gli obiettivi fissati a inizio stagione dalla società, quanto per gli infortuni, già 14. Uno in più dei punti in classifica. L'emergenza in casa giallorossa non accenna a placarsi. Anzi, si aggrava. Il lazzaretto di Trigoria ha accolto due nuovi ospiti, Bryan Cristante e Nikola Kalinic, entrambi usciti dal campo durante l'ultima sfida con la Sampdoria. Il centrocampista della Nazionale ha accusato un distacco del tendine dell'adduttore destro: il rientro è previsto non prima del nuovo anno, mentre l'attaccante croato ha riportato una frattura della testa del perone. Stop meno prolungato del previsto, visto che l'ex Fiorentina e Milan non dovrà essere operato e ha già iniziato la riabilitazione. Un raggio di luce che non basta però a spazzare via le nubi che si addensano nel cuore dei tifosi della Roma. Dal 2018, infatti, la "Maggica" è perseguitata dai problemi fisici. Nell'aprile 2019, gli infortuni muscolari in casa giallorossa erano 42: quest'anno siamo già a quota 14 (9 muscolari e 5 traumatici), con buone possibilità di superare il record della passata stagione.

Come si spiega questa raffica di problemi fisici? Possibile che sia solo colpa della sfortuna? Secondo l'ortopedico Giuliano Cerulli, intervistato da Nsl Radio, non è così. "Ritengo - ha spiegato il professore - che i fattori che possono incidere dipendono dal fatto che non c’è più la preparazione estiva e questo ha un’influenza negativa". Per diminuire le probabilità di un infortunio, "bisognerebbe dedicare più tempo allo stretching e all’allungamento muscolare", aggiunge Cerulli, che punta il dito contro l'eccessivo lavoro in palestra a scapito del campo, un problema "che riguarda la Roma e tante altre squadre italiane ed europee".

Ma allora perché succede soprattutto ai giocatori romanisti? Se lo è chiesto anche il sito asromalive.it, che a settembre ha dedicato un approfondimento a questo problema. In pratica, tra le cause dell'ecatombe giallorossa ci sarebbero innanzitutto i campi del centro sportivo di Trigoria. È possibile che l'eccessiva durezza del terreno di gioco provochi microtraumi alle ossa che poi vanno a coinvolgere le inserzioni muscolari. Un altro fattore è rappresentato dalla preparazione fisica. Eccessivi carichi di lavoro, come detto anche dal professor Cerulli, specialmente in palestra, rischiano di aumentare la predisposizione agli infortuni, specie muscolari. Infine la questione dello stress. Proprio così. Insieme a Napoli, Roma è la città italiana dove si registra la maggiore pressione sui calciatori.

Secondo alcuni esperti, lo stress fa sì che i muscoli reagiscano male agli impulsi del cervello, rifiutandosi di lavorare a certe intensità e provocando problemi. Insomma, dietro alla babele di infortuni nella rosa giallorossa ci sarebbero anche i tifosi. Alla fine è sempre colpa loro...

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