La Roma stecca col Parma: è "pareggite" casalinga"

Ai giallorossi non basta il ritorno di Gervinho né l’innesto di Doumbia per battere all’Olimpico gli emiliani

La Roma stecca col Parma: è "pareggite" casalinga"

La "pareggite" casalinga condanna la Roma anche contro il Parma fanalino di coda. Ai giallorossi non basta il ritorno di Gervinho né l’innesto di Doumbia per battere all’Olimpico gli emiliani, che salutano il presidente Manenti con un pari inatteso contro la seconda della classe che, se guadagna sul Napoli, deve tifare fortemente stasera il Cesena per non vedere la Juventus volare a +9.

Con Totti e Maicon tenuti a riposo precauzionale e Balzaretti, Castan, Iturbe, Pjanic, Strootman ed Ibarbo infortunati, Rudy Garcia ritrova De Rossi a centrocampo e lancia subito la coppia campione d’Africa Gervinho-Doumbià nel tridente offensivo con Ljajic. Holebas è squalificato e lo sostituisce Cole, Florenzi è riproposto da terzino. Privo dello squalificato Galloppa e degli indosponibili Biabiany, Jorquera, Lila, Haraslin e Gobbi, Donadoni risponde con un modulo speculare e con un tris di attaccenti formato da Verela, Belfodil e Rodriguez.

Il primo tempo vede una Roma sterilmente in avanti, senza creare granché se non, sempre con Ljajic, due chance per passare in vantaggio. Sulla prima, al 23’, l’ex viola trova Cassani pronto ad immolarsi pur di mantenere il pari, sulla seconda la sua conclusione, dopo aver saltato ancora Cassani, è abbondantemente a lato. Per il resto, nel finale di tempo Florenzi prova l’incredibile volee dalla grande distanza trovando vispo Mirante, bravo poi a tenere sulla riga, proprio al 45’, un colpo di testa velenoso di Keita. Nella sterilità giallorosso c’è buon merito dei ducali, che si fanno vedere dalle parti di De Sanctis solo con Belfodil tenendo il campo con grande concentrazione ed applicazione.

Stesso copione nella ripresa: Roma manovriera che non riesce ad accendersi, Parma ben organizzato nella sua trequarti in attesa di ripartire. Garcia decide che è ora di riproporre Verde per De Rossi e il gioco giallorosso ne beneficia: Mirante respinge al 14’ un destro in area di Gervinho, poi Cole e Verde tentano il colpaccio senza creare guai all’estremo ospite. Nainggolan, al 19’, sfiora il palo con un diagonale ’sporcatò e sempre il belga, al 24’, manca il bersaglio grosso in spaccata su assist aereo di Manolas. Tre minuti dopo, pallone al bacio di Nainggolan per Doumbia che però, sotto porto, non ci arriva. Dentro anche Paredes e Palladino e la Roma nel finale tenta il forcing: al 36’ Verde mette in mezzo un pallone invitante senza però trovare compagni, al 38’ Cole di testa colpisce la traversa. L’inglese, al 44’, si esibisce poi in una volee su cross pennellato di Florenzi senza trovare lo specchio.

Nel recupero, è Verde a non sfruttare al meglio l’ultimo assalto, sparando fuori di destro prima dei fischi dell’Olimpico, che ormai non vede più la sua Roma portare a casa i tre punti da ben 77 giorni. Una crisi di risultati che già stasera potrebbe costare l’addio alla corsa allo scudetto.

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