Roulette russa con la gravità di quei pazzi dei tuffi volanti

Da quest'anno esordio nel programma con tre giorni di gare di high-diving

Nostro inviato a Barcellona

C'erano una volta quei pazzi delle macchine volanti, oggi sono diventati i pazzi dei tuffi volanti. Forse peggio: spettacolari e con un fegato da qualche rotella svitata. Che altro pensare di gente che si butta da 27 metri, più o meno un condominio a nove piani, non ha il paracadute, si avvita, si gira e rigira, magari ci prova con un triplo salto mortale, volteggia per 10-15 metri eppoi si prepara a imbucarsi in acqua a piedi in giù, ben posizionati per evitare di farsi spappolare il coccige, le caviglie, magari compressioni vertebrali o paralisi. Ecco l'High Diving entra così nel programma dei mondiali. Tutti giù dal Moll de la Fusta del porto di Barcellona. Fino ad oggi aveva acchiappato tifosi e attenzione come fosse un gioco da (pericoloso) baraccone in giro per il mondo: giù dalla rupe di Acapulco o dalle scoscese rocce hawaiane. Una sorta di roulette russa quasi sempre a lieto fine che attrae decine di migliaia di spettatori ed ora ha fatto entrare nel gioco anche le donne.

Anna Bader, tedesca meglio conosciuta per un servizio su Playboy che l'ha messa a nudo, è la favorita della gara qui a Barcellona: i tuffatori partono da 27 metri, le donne da 20, tre giorni di gara (oggi, domani e dopo). Racconta Orlando Duque , uno dei re della specialità: «Per fermarti hai tempo un secondo e ogni volta ti sembra di essere uscito da un incidente d'auto». Forse indenne.RiSi

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