Questa sera il Napoli sarà spettatore più che interessato di Juve-Milan, con la speranza che i bianconeri possano perdere punti contro la squadra di Gattuso. Ma prima, gli azzurri devono fare il loro dovere: vincere con il Sassuolo, in piena lotta salvezza. Sarri punterà sui soliti noti, l'unico in dubbio è Hamsik, che si è allenato poco. Al suo posto, pronto Zielinski, carico dopo il gol in nazionale.
Questa giornata, però, può rappresentare un importante crocevia anche per il discorso Champions, perché Roma, Inter e Lazio sono impegnate con squadre medio/piccole e non vincere potrebbe risultare letale. Per la Roma inizia una settimana di fuoco, decisiva per la stagione: oggi l'ostica trasferta di Bologna, martedì il Barcellona, sabato la Fiorentina. Di Francesco lo sa e gestirà la rosa di conseguenza: «In sette giorni avremo tre gare importantissime, è impensabile non fare turnover». Il tecnico (che oggi sfiderà il figlio Federico) però non accetta cali di concentrazione: «Non sento minimamente l'impegno con il Barcellona perché adesso c'è il Bologna da affrontare. La nostra testa deve stare qui. È importante mantenere la posizione di classifica».
Per l'Inter, invece, impegno più facile in casa con il Verona, poi mercoledì il derby, al quale Spalletti vuole arrivare con tre punti e una buona prestazione: «Ci vuole una vittoria per prepararsi bene, è il miglior allenamento mentale.
Non che questa gara sia un allenamento, ma non c'è modo migliore per arrivare al derby che vincere questa gara». Il tecnico ha parlato anche dell'addio di Sabatini: «Un samurai del calcio, ma l'Inter viene prima di tutto». Sul futuro: «4º posto o rimorso eterno, ma sarò l'allenatore dell'Inter anche il prossimo anno».
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