Sono poco azzurre le ultime gare di sci alpino del 2024. A Bormio splende il sole, ma continuano sia le polemiche sia gli incidenti. In un superG strettissimo e tecnico, prevale un giovane. Quello che non ti aspetti, che sarà, con ogni probabilità, protagonista del futuro e che, quindi, ha ancora il diritto di sentirsi più forte di ogni rischio, ma anche di ogni prudenza. Beata la gioventù norge di Fredrik Moeller che bagna il naso a tutti, a cominciare dai 20/100 refilati all'esperienza di Vincent Kriechmayr. Terzo a 24/100 chiude ancora sul podio Alexis Monney, il vincitore della libera di sabato e capofila di un'infilata di svizzeri coraggiosi fra cui c'è Marco Odermatt, quinto, ma non Gino Caviezel.
Con il pettorale numero uno, il 32 enne elvetico ha inforcato una porta sul muro di san Pietro ed è poi scivolato per molti metri, gonfio e inerme con l'airbag a ripararlo. Accusa un problema ad una gamba e pare ad un ginocchio ma non ci sono ancora bollettini ufficiali da Zurigo dove è arrivato in serata - ed è la vittima di giornata, che viene elitrasportato in ospedale, quando negli occhi tutti hanno ancora il grave incidente nei training, occorso a Cyprien Sarrazin. Svegliato dal coma artificiale, dopo la riduzione chirurgica dell'ematoma, resterà indefinitamente a Sondrio, fino a quando le sue condizioni non lo renderanno trasportabile. Anche per questo Alexis Pinturault, effettuata la ricognizione, ha deciso di non partire: campione di esperienza a cui non mancano né voli né medaglie in carriera, il transalpino ha deciso, ora che sta rinascendo alla velocità, di non rischiare. Gli azzurri? Pochi ed indietro. Mattia Casse sbaglia e chiude 11simo, primo atleta sopra al secondo di distacco. Dominik Paris e Giovanni Franzoni staccano la 16 e 17sima posizione ad oltre 1 e mezzo.
Ora gli uomini jet devono dimenticare questa Stelvio davvero ostica e pelata e prepararsi a sfide altrettanto ardite con le grandi classiche di gennaio, a partire da Wengen, in calendario da metà gennaio, per poi approdare a Kitzbuhel e Garmisch Partenkirchen, prima della rassegna iridata di febbraio a Saalbach. Gli slalom gigantisti avranno, invece, ancora gli appuntamenti di Madonna di Campiglio, Adelboden e Schladming.
Le prime a rientrare in pista dopo la pausa di capodanno saranno, intanto, le signore: Kranjska Gora ospiterà dal 4 gennaio un gigante ed uno slalom dove potrebbero ripresentarsi sia Mikaela Shiffrin sia Petra Vhlova, in questi giorni a Semmering in allenamento.
Ed è qui che si è conclusa, ieri, una due giorni che ci ha portati dagli altari di Fede Brignone in gigante sabato, al nulla di fatto in slalom con nessuna delle azzurre al traguardo mentre una superba Zrinka Ljutic, 18 anni dopo una certa Janica Kostelic, regalava una super vittoria alla Croazia, su Lena Duerr (175) e Katharina Liensberger (185).
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