Le star sono in panchina (per Guardiola e Ancelotti 19 semifinali e sei Coppe alzate da tecnici, senza contare le tre vinte da calciatori), ma lo spettacolo della finale anticipata di Champions tra Real e City sarà garantito anche dallo scontro generazionale tra i numeri nove. Erling Haaland contro Karim Benzema, 13 anni di differenza ma stesso fiuto del gol.
Nella sfida tra rose dal valore di quasi due miliardi di euro, rivincita della passata stagione, i Citizens vantano un'arma in più rispetto a un anno fa che potrebbe fare la differenza. Anzi, si potrebbe parlare di una vera e propria testata nucleare, l'attaccante danese figlio d'arte. L'Inghilterra era nel suo destino, visto che è nato a Leeds nel 2000 quando il papà Alf-Inge giocava con la squadra dei Pavoni. Ci è arrivato presto, dopo una breve trafila tra Molde, Salisburgo e Borussia Dortmund, quando il City ha versato 100 milioni di euro al Borussia Dortmund per strapparlo alla concorrenza di altri club blasonati. Ed Erling, che guadagna 375mila sterline a settimana, ha ricambiato a suon di reti: 51 in stagione, di cui 35 in Premier (battuto il record in una stagione detenuto da Shearer e Cole) e 12 in otto gare di Champions giocate - con la cinquina all'Etihad contro il Lipsia -. Una rete in media ogni 70 minuti, nelle ultime settimane ha «risparmiato» solo il Leeds per eccesso di generosità: da rigorista designato, ha lasciato il tiro dal dischetto a capitan Gundogan - a caccia della sua prima tripletta in carriera - che ha però fallito la conclusione. Così Guardiola si è infuriato con lui e con il danese, visto che quest'errore poteva compromettere la vittoria e l'assalto al titolo.
In casa Blancos, che tentano l'assalto alla 15ª Coppa dalle grandi orecchie, c'è invece l'immortale Benzema, ormai maggiorenne nella competizione (la gioca dal 2005 quando mosse i primi passi europei con il Lione): a 35 anni suonati è ancora capace di segnare 29 gol tra tutte le competizioni. Le ultime 11 reti in Champions del francese di origini algerine (sono 90 in totale, è quarto a una lunghezza dal polacco Lewandowski) sono arrivate proprio contro squadre inglesi. Vittima preferita del Pallone d'Oro 2022 (20 reti, in pratica una ogni 4 e mezzo di quelle segnate nel massimo torneo continentale). L'anno scorso fu un suo rigore ai supplementari a decidere la sfida con i Citizens e a spedire il Real in finale, anche stavolta vuole lasciare il suo segno. Quando la Coppa entra nel vivo, l'attaccante transalpino è sempre protagonista. E che feeling con Ancelotti: 30 dei suoi gol nella competizione sono arrivati sotto la guida di Carletto.
E in attesa del presente, radiomercato annuncia per il futuro una sorta di staffetta al Real: l'impero di Benzema sta volgendo al termine e quale migliore sostituto c'è se non l'«alieno» norvegese? Quest'estate il Manchester City e Guardiola faranno di tutto per trattenere il loro
centravanti, ma nel 2024 scatterebbe una clausola che permettere ad Haaland di lasciare l'Inghilterra per la cifra di 230 milioni di euro. E la dirigenza Blancos vuole essere in prima fila nell'inevitabile asta che si scatenerà...
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