Scudetto escluso è un campionato aperto per tutti

La Juventus si distrae il giusto, ma poi si riprende con gli interessi quello che ha lasciato per la noia da superiorità

Scudetto escluso è un campionato aperto per tutti

La Juventus, con la formazione più rimaneggiata dell'anno, ha fornito gratuitamente un insegnamento importante che le altre, non ancora da scudetto, dovrebbero recepire: l'identità, il senso di appartenenza, la ferocia appartengono in egual misura a titolari e rincalzi. Anzi, non si avverte la differenza tra i primi e i secondi. Ma questa è un'altra storia. La Juventus si distrae il giusto, ma poi si riprende con gli interessi quello che ha lasciato per la noia da superiorità. Così siamo a inizio aprile con la prospettiva di celebrare, domenica, l'ottavo titolo consecutivo bianconero. Oltre a superare il Milan, e questo può accadere, Madama dovrebbe aspettarsi la sconfitta del Napoli con il Genoa. La condizione derelitta della squadra di Cesare Prandelli e la vocazione taumaturgica del Grifo, che quando trova una squadra bisognosa di rifocillarsi, è più che generosa, escludono la possibilità. Però.

Qualcosa di interessante e relativamente nuovo nel campionato dei normali c'è, comunque. Quindici club su venti hanno ancora un obbiettivo. Escludiamo Juventus e Napoli in alto, la Fiorentina in mezzo, Frosinone e Chievo in coda. La serie A è spezzata in due. Dall'Inter alla Sampdoria, in sette si giocano un posto in Europa, quella più nobile e quella meno nobile. Otto, invece, dal Parma al Bologna cercano di evitare la retrocessione in serie B. Per quello che riguarda l'Europa, l'Inter ha posto una seria ipoteca per il terzo posto con il successo sul Genoa. Per il modo e per i modi. Il rientro di Mauro Icardi è stato il migliore possibile: rigore ed espulsione conquistati, impeccabile esecuzione dal dischetto (in gol per la prima volta dal 15 dicembre), assist antologico per il nemico Perisic. Dopo aver misurato con l'abbracciometro l'intensità del calore dei compagni verso il figliol prodigo, possiamo considerare i nerazzurri i più attrezzati per il terzo posto. Se la baruffa si è chiusa, come sarebbe logico, l'Inter attenderà più rilassata la rifondazione marottiana.

Il Milan sta dove deve stare, quarto/quinto posto. Per l'ultimo biglietto Champions, malgrado la sconfitta a Ferrara, mi pare più attrezzata la Lazio. La classifica non esclude la Roma. Difficile, ma in ogni caso quella dei giallorossi è una stagione desolata.

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