È saltata la prima testa al Milan. Si tratta di Emanuele Marra, preparatore atletico dello staff di Vincenzo Montella, da anni suo stretto collaboratore. Tra l'altro è uno di quelli molto discussi per la sua passione vegana e per la famosa dieta imposta l'anno scorso ai calciatori che pure aveva provocato qualche dissapore nello spogliatoio e più di una polemica sui giornali. Ad annunciare la decisione, che è tutta di Montella stesso, il tecnico napoletano attraverso il proprio profilo twitter. «Ho deciso di ripartire dalla preparazione atletica», l'annuncio civetta che ha portato alla separazione. Il club ha preso atto ed è in attesa di conoscere l'indicazione per la sostituzione nel ruolo che dovrebbe essere annunciata oggi, durante la conferenza stampa dedicata alla vigilia dell'Europa league.
Tra i due, negli ultimi tempi, netto il dissenso sui metodi di preparazione fisica, di qui i ripetuti contrasti. Marra, che viene descritto come un tipo poco incline al compromesso, invece di prendere atto dei suggerimenti del capo staff, ha tirato dritto per la sua strada. La conseguenza traumatica è stata la rottura del rapporto fiduciario e la decisione di separarsi, «con rammarico», la nota del tecnico. Che la società, dal suo canto, ha soltanto annotato senza entrare nel merito. Non bisogna tra l'altro dimenticare che alcune settimane fa, Bertolacci, con un'intervista, arrivato a Genova, aveva segnalato la causa dei suoi ripetuti acciacchi muscolari: «Colpa della preparazione mai intensa come invece ai tempi di Gasperini».
Quello di Marra è solo il primo capitolo di una crisi tecnica che è ufficialmente aperta a Milanello dopo la seconda sconfitta di Marassi.
È evidente che anche il parere dei calciatori ha avuto un peso ma dallo sviluppo della vicenda si può anche capire che la società, qui intesa come Fassone e Mirabelli, ha offerto pieno appoggio a Montella rinnovandogli la fiducia e lasciandogli la responsabilità di far cadere la prima testa. Chi sarà la prossima? Facilissimo indovinare: quella del tecnico. E non come si può pensare tra un paio di settimane, dopo il derby insomma, semmai tra fine ottobre e novembre quando lo scenario sarà definito.
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