Se l'Aston Martin è italiana... 007 lo farà Raoul Bova?

Il fondo della famiglia Bonomi che di recente ha ceduto Ducati al gruppo Audi ha comprato per 190 milioni l'Aston Martin, la mitica auto di James Bond

Se l'Aston Martin è italiana... 007 lo farà Raoul Bova?

È il business bellezza. È la globalizzazione mia cara. È che fa strano, però. In primavera l'italianissima e prestigiosissima Ducati rilanciata sotto la guida, nel senso di portafoglio e piani di sviluppo e soldi messi sul tavolo, della famiglia Bonomi è passata alla tedeschissima Audi e la sfortunata - quanto a risultati - accoppiata italiano-Rossi su italiana-Rossa è diventata per qualche mese ancora italiano su tedesca. Che non è la stessa cosa. La cifra in ballo era stata più o meno di 860 milioni. Ora la Investindustrial, cioè il fondo della famiglia Bonomi, ha usato parte di questi milioni (186) per togliere da sotto il sedere di James Bond l'inglesissima e prestigiosissima Aston Martin. Per la verità l'ha levato da sotto le terga di qualche danaroso sceicco visto che il 37% rilevato (però il 50% dei diritti di voto) è stato acquisito dal fondo kuwatiano Investment Dar. Ma tant'è. L'effetto è quello.

La Volvo è cinese, la Jeep è torinese, la Lancia è un Chrysler, ormai va così. Però si perde la magia di qualcosa. O di credere in qualcosa. Da domani occhio ai titoli di coda del prossimo 007. Si sa mai che James Bond lo interpreti Raoul Bova.
twitter: @bennycasadei

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