Non che ce ne fosse chissà quale bisogno, ma ascoltare il grido d'allarme di uno che di nome fa Alessandro e di cognome Del Piero provoca un certo effetto: «La Juve è nei guai è stato il suo commento a una tv americana dopo il pareggio casalingo contro il Bologna, il nono nelle quindici partite finora disputate in campionato -. La squadra non fa più paura agli avversari, che sentono di potersela giocare alla pari». Sottinteso: una volta non era così e quel timore reverenziale che le piccole subivano ancora prima di scendere in campo facilitava poi il compito dei bianconeri. Si trattava insomma di quell'arroganza tipica del più forte che alla fine rendeva quasi semplici alcuni incontri, per lo meno molti di quelli casalinghi. Quest'anno, invece, i punti lasciati per strada quando si sono dovute affrontare squadre teoricamente di seconda fascia sono già stati tanti: prima del Bologna, la squadra di Thiago Motta non ha infatti battuto Empoli, Cagliari, Parma e Lecce. E se è vero che non tutte le ciambelle possono riuscire con il buco, lo è anche il fatto che avere raccolto soltanto 5 punti invece dei 18 a disposizione non può non pesare sulla classifica: alla fine dei conti sarebbe stato meglio perdere due volte e vincere tre, con una classifica che oggi vedrebbe la Signora con 4 punti in più.
Dal momento che però la storia non si può cambiare, non resta che guardare avanti e provare a migliorare: Koopmeiners, al di là del gol segnato, è apparso finalmente in crescita contro i felsinei e anche l'ingresso di Yildiz ha portato energia alla squadra. La quale mercoledì - contro il Manchester City, grande malata della Premier - dovrà però fare a meno di Cambiaso, la cui caviglia è ancora dolorante.
Ci sarà da dare un'altra registrata alla difesa, aspettando che il mercato porti in dote uno e più probabilmente due difensori: Motta farebbe carte false per avere Lucumì, ma i rapporti con il Bologna non sono dei migliori e allora sarà più facile rivolgersi all'Empoli per Ismajli o al Tottenham per Dragusin (cresciuto a Torino), senza dimenticare il polacco Kiwior (Arsenal) che il tecnico bianconero ha già avuto allo Spezia.
Più difficili le piste che portano a Skriniar (ex Inter, oggi al Psg) e Antonio Silva (Benfica). Quanto all'attacco, aspettando Milik (che non dà garanzie), l'ultima voce porta al tedesco Niclas Fullkrug, oggi al West Ham da cui però si allontanerebbe volentieri.
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