''Niente spezzatino per la Serie A''. Definitivamente ritirata la proposta sugli orari spezzatino per la Serie A, emersa nelle scorse settimane. Durante l'assemblea dei club odierna, infatti, preso atto dell'impossibilità di evitare contenziosi proseguendo con il piano di spalmare le 10 partite di Serie A di ogni giornata in altrettanti orari diversi a partire dalla prossima stagione, la scelta è stata quella di abbandonare l'idea.
Resterà soltanto un'idea mai concretizzata, l'idea dei 10 slot a giornata con il calendario a spezzatino viene subito riposta in soffitta. D’altronde la spalmatura in 10 orari, un cambio di scena che i club intendevano monetizzare al massimo con i relativi vantaggi sul piano pubblicitario, aveva suscitato un entusiasmo poi scemato pian piano. La brusca frenata prima della decisione finale tuttavia aveva senz'altro acuito le voci contrarie, dal presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, che aveva pur riconosciuto l'autonomia della Lega, al patron della Sampdoria Massimo Ferrero tra i più agguerriti oppositori del progetto.
Con queste premesse il ritiro della proposta era già nell'aria. Così preso atto dell'impossibilità di evitare contenziosi proseguendo con il piano di spalmare le 10 partite del massimo campionato di ogni giornata in altrettanti orari diversi a partire dalla prossima stagione, l'assemblea di Lega di A ha deliberato la decisione a questo punto obbligata. A margine della riunione è stato inoltre rilevato "uno stato di crisi non più sopportabile" causato in particolare dall'assenza degli spettatori e "per far partire il prossimo campionato" i club richiedono "con la massima urgenza un incontro con il Presidente del Consiglio Draghi, con il Ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti e con il Sottosegretario allo Sport Vezzali". Lo spiega la Lega Serie A in una nota. L'incontro viene ritenuto necessario per trovare "soluzioni per il danno da 1,2 miliardi subito finora dai Club" e stabilire le modalità "per il totale ritorno del pubblico sugli spalti sin dalla prima giornata della prossima stagione in piena sicurezza".
Colpo Mediaset: Coppa Italia e Supercoppa
Arrivano novità importanti per quanto riguarda i diritti tv. La Coppa Italia sarà trasmessa su Mediaset: l'assemblea ha anche assegnato infatti la trasmissione per il prossimo triennio della Coppa Italia e della Supercoppa italiana al gruppo del Biscione che ha offerto 48,2 milioni di euro in media a stagione. Superata quindi la proposta della Rai, che manterrà invece solo i diritti tv radiofonici per 400mila euro a stagione.
Complessivamente, quindi, la Serie A incasserà 48,6 milioni in media annui, con una crescita del 27% rispetto al 2018/21 (35 milioni) e più che raddoppiata rispetto al 2015/18 (22 milioni): una crescita probabilmente legata al nuovo bando e al nuovo format.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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