Sette club agli ottavi. Europrova d'orgoglio del nostro calcio in crisi

Milan, Inter e Napoli ancora in ballo per il passaggio ai quarti di Champions. E le altre...

Sette club agli ottavi. Europrova d'orgoglio del nostro calcio in crisi

Il calcio italiano dà segnali di vita in Europa: sette squadre qualificate agli ottavi di finale dopo l'en plein nelle due competizioni «minori» anche se Juventus e Lazio sono «retrocesse» dai propri tornei di partenza. Rafforzato il quarto posto nel ranking Uefa, che garantisce il poker di iscritte alla Champions, aumentando il vantaggio sulla Francia.

Siamo tornati indietro di 32 anni: nella stagione 1990-91 furono addirittura otto le nostre formazioni a raggiungere questo traguardo, con Napoli e Milan nell'allora Coppa dei Campioni, Sampdoria e Juventus nell'ormai defunta Coppa delle Coppe, Atalanta, Bologna, Inter e Roma (le ultime due arrivarono in finale con il successo dei nerazzurri) in Coppa Uefa.

Se si guardano i risultati delle gare di andata in Champions (per la prima volta tutte le nostre rappresentanti hanno vinto il primo round della stessa fase a eliminazione diretta) e il sorteggio di Europa e Conference League, si può sperare in un altro step. Anche se non mancano le difficoltà, considerando che a parte il Napoli, che sembra aver già blindato il pass per i quarti, le altre giocheranno il match di ritorno in trasferta.

Ieri l'urna di Nyon è stata severa di fatto solo con la Roma in Europa League: evitato l'Arsenal che comanda la Premier, sfida il 9 e il 16 marzo (andata all'Olimpico) ai baschi della Real Sociedad, terza forza della Liga dietro le corazzate Barcellona e Real Madrid. I giornali baschi hanno fatto subito notare che lo Special One non abbia mai perso contro club di quella zona della Spagna, ma per il portoghese non è il caso di prenderla alla leggera, perché la squadra allenata dalla sua ex «bandiera» Alguacil - artefice del successo in Coppa del Re nel 2021 - ha costretto ai playoff di febbraio il Manchester United e vanta in rosa gente come David Silva, ex sogno di mercato della Lazio, e il nazionale spagnolo Oyarzabal, che Monchi avrebbe voluto portare alla Roma quando era il ds di Trigoria.

In Conference League, Lazio e Fiorentina hanno evitato i temibili West Ham (con i tre italiani Emerson, Ogbonna e Scamacca) e Villarreal. Gli ostacoli rappresentanti da Az Alkmaar e Sivasspor, club non di primo piano dei tornei olandesi e turco, sembrano alla portata delle squadre di Sarri e Italiano. I rivali della Viola - che aveva già sfidato un'altra turca nel girone, l'Istanbul Basaksehir e che giocherà l'andata al Franchi il 9 alle 21 - sono appena 12esimi nella Super Lig fermatasi dopo il terribile terremoto. Squadra «vecchia» (età media 31 anni) con la stella Max Gradel, un passato in Premier e Ligue 1. Quanto all'Az, terzo in Eredivisie ma peggior difesa delle prime sei in classifica, ha già giocato ben 12 gare europee tra preliminari e girone di Conference. La stella è il 32enne Clasie, 17 presenze con la nazionale Oranje.

La Lazio anticiperà l'andata a martedì 7 marzo con il prato dell'Olimpico che sarà «stressato» da cinque gare in otto giorni tra il 5 e il 12, considerando anche le sfide di campionato della Roma e Italia-Galles del Sei Nazioni di rugby.

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