Signora e Diavolo atto IV. La sfida diventata una moda

Da ottobre è la quarta volta che Juve e Milan s'incrociano. Allegri: "Sornioni, non muoiono mai". E Montella stuzzica

Signora e Diavolo atto IV. La sfida diventata una moda

nostro inviato a Milanello

Juventus-Milan, atto quarto. Un classico diventato classicissimo in questa stagione cadenzata da questo scontro diretto. Un incontro al mese in media, da ottobre a oggi. Roba da fidanzati, una frequentazione da non avere più segreti. E allora Massimiliano Allegri e Vincenzo Montella provano a giocare a nascondino. L'allenatore bianconero aspetta «l'ispirazione per il vice Cuadrado», il rossonero dice che «ho più dubbi di altre settimane». Comunque il possibile effetto sorpresa è sgonfiato dai tre precedenti. Se il primo ha per titolo l'epifania di Locatelli, il secondo l'impresa rossonera nel deserto, il terzo la rivincita bianconera, stasera è un incrocio con vista sull'Europa. Perché la Juve ci arriva alla vigilia del ritorno con il Porto che deve spalancare le porte dei quarti di Champions, il Milan cerca il trampolino di lancio per la volata dell'Europa League.

Allegri non si fida di una rivale «che non muore mai, sorniona» quella che a Doha «ci ha fatto soffrire. Mentre all'andata in campionato siamo stati dei polli e in coppa Italia abbiamo avuto molte occasioni e concesso poco». Quindi la Juve dovrà fare «una partita seria». Allegri dice anche «che i punti di differenza si azzerano in queste partite». Montella abbozza «che è una sfida quasi proibitiva», ma i precedenti dicono altro e infatti aggiunge «si può fare». Nelle sfumature due punture ai bianconeri: «Sanno fare tutto, anche perdere...»; poi il ricordo della supercoppa italiana: «Noi qualcosa l'abbiamo già vinto». Particolare non da poco, se si pensa che in casa della Signora si parla di triplete e brucia molto quella coppa persa ai rigori prima di Natale. Comunque Montella si sbilancia «la Juve ha quasi vinto lo scudetto».

E l'atto quarto di Juve-Milan ha come sfondo il destino di due allenatori. Quello di Allegri è tutto da decifrare, mentre Montella, che non ha escluso di allenare un giorno proprio la Juve, closing o non closing, fa filtrare ottimismo per il rinnovo perché c'è «soddisfazione per il rendimento della squadra». Due tecnici la cui mano è evidente. Il rossonero sottolinea che «siamo in continua evoluzione» e stasera se la giocherà con Romagnoli terzino. Ha lavorato anche sulla testa, sul «ora i ragazzi sono più convinti e consapevoli». La rivoluzione di Allegri è nel modulo a trazione anteriore che però questa sera potrebbe mettere da parte vista l'assenza di Cuadrado, rispolverando quel Marchisio che aprì con una doppietta nel primo incrocio allo Juventus Stadium la serie di vittorie casalinghe bianconere. A proposito di colombiani, Montella ha rigenerato anche Bacca: «Dopo Sassuolo è un calciatore diverso a livello mentale».

Il colombiano nelle ultime due partite di campionato ha segnato e stasera sfiderà Higuain che invece si è fermato. Due cene propiziatorie hanno colorato la preparazione: quella riparatrice pagata dal ribelle Bonucci ai compagni; quella abitudinaria del gruppo rossonero. Tutto per Juve-Milan, atto quarto: prova di forza.

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