Alessio Tacchinardi è già passato da Montecarlo. Era il 1998, semifinale di ritorno, ma soprattutto, due anni prima aveva già vinto la Champions con la Signora.
Questo Monaco assomiglia a quello di vent'anni fa. Ieri Henry-Trezeguet oggi Mbappè-Falcao...
«Due coppie speculari...Anche se Thierry e David erano ancora da sgrezzare, Falcao è giocatore fatto e finito».
Mentre Mbappè?
«Sta facendo grandi cose, ma adesso l'aspetta la difesa bianconera. Se dovesse superarla ci troveremmo davanti davvero ad un astro nascente».
Lui è la spensieratezza, Buffon la solidità, cosa sceglie?
«Prendo la maturità della squadra di Allegri. Farà differenza l'abitudine a queste partite, pesa il blasone».
Però il Monaco ha eliminato City e Dortmund...
«Due squadre perfette per esaltare la squadra di Jardim: hanno attaccato male lasciando 50 metri per le ripartenze francesi».
La Juventus che partita farà?
«Penso alla gara di campionato con il Napoli al S.Paolo. Una squadra compatta, umile e non presuntuosa».
Cosa ti ha colpito di Buffon e compagni finora?
«L'impressione che contro il Barça non si sentissero sfavoriti. E dopo non hanno pensato di aver fatto l'impresa. Sono una squadra in missione. Hanno raggiunto un livello mentale talmente forte che più si alza la pressione più ci stanno comodi».
Deve essere la partita di...
«Higuain. Come Dybala aveva bisogno del Barça per il salto di qualità così ora tocca a lui sbloccarsi».
Un nome per capire la Juve?
«Guardate Pjanic: all'inizio giocava in punta di piedi, ora corre e si sacrifica in mezzo al campo. Questo è quello che succede quando si indossa quella maglia. E poi il gruppo: il litigio Bonucci-Allegri come quello Vieri-Lippi l'ha fortificato, ma questo succede solo se hai uno spogliatoio di grandi uomini».
Dalla sua Juve sono usciti tanti allenatori: Conte, Zidane, Carrera, Inzaghi... e lei?
«Tutto merito di Lippi. Io per ora mi diverto a fare l'opinionista».
Chi è il suo punto di riferimento?
«Mi piace Conte. Ma ho rivalutato Allegri perché ha dimostrato che non c'è solo un modo di allenare. E poi la sua gestione perfetta del gruppo, non è ossessivo: è da studiare. Ha capito cosa significa allenare la Juve».
Se vince la Champions questa squadra raggiunge Lippi & C.?
«Sì, diventa immortale coma la nostra. E con un paio di rinforzi starà alla pari a lungo in Europa con Bayern, Real Madrid e Barcellona». DPis
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