La sfida attesa e temuta. Domani, probabilmente nella sessione serale australiana (la mattina in Italia), Jannik Sinner e Holger Rune si affronteranno negli ottavi degli Australian Open. Il n.1 del mondo si è imposto facilmente ieri contro l'americano Giron (6-3, 6-4, 6-2), permettendosi una sorta di allenamento agonistico e qualche errore di troppo nell'esecuzione. Al cospetto di un fighter come Rune, sarà necessario alzare il livello: «Conosco bene Holger, le nostre partite sono sempre state lottate in passato. È un giocatore che sa elevare il suo tennis in maniera notevole. Sono consapevole di questo e dovrò farlo anch'io. Mi aspetto un confronto duro», ha raccontato Jannik in conferenza.
Il danese nelle sue prime tre partite si è trovato spesso con le spalle al muro, trascorrendo un totale di 10 ore in campo (7h31' Sinner) e uscendone vincitore in due di queste al quinto set, l'ultima delle quali contro il serbo Kecmanovic, nonostante i crampi da metà del quarto parziale l'abbiano condizionato. Un confronto di stili: da un lato il bravo ragazzo che col rumore dei suoi colpi fa paura nel silenzio; dall'altro il talento ribelle che si esalta nel frastuono della folla. Bilancio dei precedenti in parità (2-2), ultimi due incontri vinti da Sinner e quattro sfide sempre andate al set decisivo. La novità è l'incrocio in uno Slam, al meglio dei cinque set. Fa paura che il danese, nelle nove circostanze in cui è andato al quinto, abbia vinto in sei circostanze, mentre il bilancio di Sinner è in negativo: sei successi e nove ko.
Si spera che, contrariamente a quanto accaduto prima del confronto con Giron, l'altoatesino abbia meno problemi: «Non ho dormito bene, per questo prima della partita ho fatto una mezz'oretta. Il sonno è il recupero migliore c'è poco da fare, quando dormiamo un po' meno le prestazioni tendono ad andar giù, fisicamente si vede». Forse a funestare i pensieri c'è la vicenda Clostebol e quell'udienza del 16-17 aprile al TAS di Losanna a tenere banco. La novità delle ultime ore è stata la nomina della difesa del pusterese di Lord John Dyson, ex giudice della Corte Suprema inglese e membro di Sport Resolutions, ovvero il Tribunale Indipendente a cui si era rivolto ITIA nel processo di primo grado che aveva scagionato Sinner. Una prestigiosa carriera per magari evitare all'azzurro altre notte insonni.
Giornata da incubo per Lorenzo Musetti e Jasmine Paolini, eliminati rispettivamente dal potente Shelton e dall'ucraina Svitolina, con quest'ultima a completare la festa di famiglia col marito Monfils, a sorpresa vittorioso contro Fritz.
A far compagnia negli ottavi a Sinner sarà Lorenzo Sonego: capolavoro del tennista torinese, a segno contro il magiaro Marozsan in quattro set e per la prima volta così lontano a Melbourne. Ora sfiderà il giovane Tien, giustiziere di Medvedev nel secondo turno.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.