Sinner a Parigi senza dolori vince davanti alla fidanzata e collega russa

Esordio ok: "Faticavo a scendere dal letto... Sì, sto con la Kalinskaya". Nadal subito ko: "Ci vediamo all'Olimpiade"

Sinner a Parigi senza dolori vince davanti alla fidanzata e collega russa
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È tornato. Ed ha fatto più notizia con quello che ha detto dopo, rispetto a quello che si è visto sul campo. Un primo turno facile, così come dovrebbe essere per Jannik Sinner. Ma alla fine, in realtà, poteva non esserlo.

Ecco dunque Parigi, nel giorno in cui Rafa Nadal ha mostrato tutta la sua debolezza condita dal coraggio di un campione che non vuole arrendersi: un'ideale cambio della guardia, se proprio vogliamo vedere. Ma alla fine il titolo se l'è preso Jannik, anzi l'ha dato direttamente lui, alla fine del 6-3, 6-3, 6-4 contro Eubanks: «In questi 27 giorni dall'ultimo match sono stato tre settimane senza toccare racchetta e alcuni giorni facevo fatica a scendere da letto». Ecco, insomma, la verità sul malanno all'anca: «Ed è difficile quando non puoi scendere in campo».

Jannik dunque stava davvero male, ed è la conferma che qualche errore è stato fatto da Monte Carlo in poi: ci sta quando sei così giovane, e non c'è dubbio che da questa esperienza si uscirà con un nuovo bagaglio. «Sono stato ammalato per parecchio tempo - ha aggiunto Sinner, sorprendendo la sala stampa del Roland Garros - e la cosa mi ha aiutato in un certo senso a non pensare al tennis. Sono stato tanto tempo sdraiato nel letto perché non riuscivo neanche a uscire di casa: ho perso un po' di massa muscolare, che per me è importante perché ci metto tanto a rimetterla su la perdo velocemente». Però ora è tornato, non al 100 per cento, ma quanto basta per pensare che la strada, in uno Slam, in fondo è molto lunga: «Ogni giorno mi sento più forte. Cerchiamo di prendere la partita del torneo come un tipo di allenamento; poi avremo più ritmo nei colpi per stare ancora meglio in campo». Ovvero domani contro il francese Gasquet, 38 anni e idolo di casa, in un match che - se vinto - darebbe punti buoni verso il Numero Uno. E già che c'era Jannik ha sistemato un'altra questione: «N on mi piace parlare della mia vita privata, però sì, sto con Anna Kalinskaya. Manteniamo tutto riservato, e se mi conoscete sapete che più di così non parlo». Game, set e match ai gossip.

In attesa di un nuovo re, nel frattempo Parigi saluta il suo: Nadal è sconfitto in tre set da Zverev (con Djokovic e Alcaraz spettatori in tribuna) e se va triste, solitario ma non del tutto final: «È possibile che non giocherò più qui, ma non ne sono sicuro. Il corpo sta meglio, viaggio con la famiglia, le sensazioni sono buone.

Poi magari tra due mesi, dopo le Olimpiadi, mi ritiro. E se questa è l'ultima volta a Parigi, posso dire che mi sono divertito». Anche noi, grazie.

Risultati, uomini: Arnaldi b. Fils 6-3, 4-6, 6-4, 6-2. Donne: Paolini b. Saville 6-3, 6-4.

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