Sinner è tornato a fare il Sinner, O'Connell asfaltato

Jannik ora si diverte: 6-1, 6-4, 6-2. «I ko di Alcaraz e Nole? Grandi sorprese, e io sono ancora qui»

Sinner è tornato a fare il Sinner, O'Connell asfaltato
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La risposta che si voleva. Sono stati giorni particolari a New York perché gli US Open hanno perso interpreti di un certo calibro. Le uscite di scena dello spagnolo Carlos Alcaraz e di Novak Djokovic hanno un po' impoverito di contenuti questo Major. Per entrambi, le fatiche delle Olimpiadi hanno inciso in avvicinamento a questo torneo e il rendimento non è stato all'altezza delle aspettative. E così è spettato a Jannik Sinner tenere alto il vessillo dell'aristocrazia tennistica, lui che ai Giochi ha deciso di non andare, dovendo però gestire una situazione spinosa e segreta fino a poco più di una settimana fa. La questione doping ha albergato per mesi nella testa e nel cuore di Sinner. L'essere scagionato dalle accuse l'ha reso più libero, ma la difficoltà è stata quella di convivere con una realtà in cui il pusterese non era ritenuto indiscutibilmente il fidanzato che tutte le madri vorrebbero per la propria figliola, ma anche qualcosa di poco trasparente. Jannik si è concentrato sul campo perché è lì che lui preferisce far valere il suo status e nella giornata di ieri l'ha fatto alla grande contro l'australiano Chris O'Connell. 1 ora e 56 minuti nei quali la partita è stata dominata per lunghi tratti dall'altoatesino, autore soprattutto di un primo set eccezionale. Si sono visti tutti i colpi del repertorio del n.1 del mondo: dalle fiondate di dritto e di rovescio, passando per le palle corte e giungendo alle giocate a rete. Una bella prova, suggellata dallo score di 6-1 6-4 6-2. Per Sinner parliamo della cinquantunesima vittoria stagionale in 56 incontri disputati, che vale la qualificazione agli ottavi di finale del Major. Le intenzioni sono quelle di arrivare in fondo e aggiornare ulteriormente i dati. «Alcaraz e Djokovic eliminati? Ci sono state due grandi sorprese, vedremo cosa accadrà. Io sono contento di essere ancora qui e spero di giocare più partite possibili», le sue parole. Agli ottavi troverà il vincente tra Paul e Diallo.

Intenzioni ambiziose sono anche quelle di Jasmine Paolini. La toscana con una prova di grande consistenza ha sconfitto la kazaka Yulia Putintseva con il punteggio di 6-3 6-4 sul Louis Armstrong. Un pezzo di storia è stato scritto anche da parte sua perché nessuna italiana era mai riuscita prima dell'Era Open a raggiungere almeno gli ottavi di tutti i tornei dello Slam nello stesso anno.

Paolini ce l'ha fatta con il talento e la costanza nel lavoro, dando seguito al proprio magic moment e trovandosi come avversaria la ceca Karolina Muchova per un posto nei quarti di finale a New York. Un'Italia dal tipico effetto Jannik-Jasmine o anche J&J.

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