Sinner, volontario di Milano-Cortina: "Sogno la fiaccola"

Il n. 1 del mondo: "Le Olimpiadi erano il mio più grande obiettivo di questa stagione"

Sinner, volontario di Milano-Cortina: "Sogno la fiaccola"
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Ricordati chi sei. Jannik Sinner e la neve, un amore che non morirà mai. Dalle prime discese tra le porte larghe del gigante a trionfare nel Trofeo Topolino, alle sciate con gli amici nel periodo natalizio, per tornare indietro nel tempo senza l'uso di una DeLorean portata a 88 mph. E così ieri a Milano, Jannik ha fatto una sorta di tuffo nel passato, venendo presentato come Ambassador del team di volontari delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, il "Team26".

«Ho imparato a sciare che ero un bambino e da allora l'adrenalina delle discese, che nessun altro sport mi dà, mi accompagna ogni inverno. Uno dei miei giorni più belli è il 25 dicembre, perché con i miei amici e la famiglia facciamo sempre un bel gruppo per andare a sciare. Sono orgoglioso di rappresentare la passione per queste discipline - le parole del 23enne altoatesino -. Lo sport ha sempre fatto parte della mia vita e le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026 si terranno in luoghi per me molto speciali».

Non solo, Jannik conferma: «Le Olimpiadi per me quest'anno erano l'obiettivo più grande, ma purtroppo non sono riuscito ad andarci. Ma è l'evento più importante». E rilancia: «Portare la fiaccola alle Olimpiadi? Mi piacerebbe».

«La scelta di Sinner è logica ed evidente. È arrivato sul tetto del mondo, rappresenta il nostro paese e siamo tutti orgogliosi che sia italiano. Sappiamo bene anche il suo percorso da giovane, anche se ogni tanto mi risulta che qualche discesa continui a farla, molti sostengono che sarebbe diventato bravo con lo sci, come lo è nel tennis, ed è una figura che sicuramente dà l'idea con la sua forza di volontà, con l'umiltà e con l'entusiasmo di quello che sono le caratteristiche dei volontari», ha sottolineato il presidente del Coni Giovanni Malagò. Coinvolti ventimila i volontari: «In tutti i più grandi appuntamenti sportivi hanno l'opportunità di rendere indimenticabile l'esperienza di noi atleti», il riconoscimento di Jannik, che avrà funzioni operative e di rappresentanza, per fondersi con quei Cinque Cerchi come non è accaduto a Tokyo e a Parigi sul campo da gioco.

Un ruolo importante come quello che vorrà avere tra circa due mesi, dal 19 al 24 novembre, nelle Finali di Coppa Davis a Malaga. Ieri il sorteggio ha definito il tabellone della Final Eight e l'Italia affronterà nel suo primo incontro l'Argentina.

In caso di vittoria, gli azzurri se la vedranno contro la vincente tra USA e Australia (finalista nelle ultime due edizioni), mentre dall'altra parte del draw la Spagna di Alcaraz e la Germania di Zverev sono le indiziate per spingersi all'atto conclusivo. Un altro impegno per Jannik e un'altra vittoria da conquistare nel suo 2024.

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