Sonego si traveste da Djokovic e batte dio Nole

Il piemontese: "Il giorno più bello". Era dal 2005 che il serbo non rimaneva con soli 3 game

Sonego si traveste da Djokovic e batte dio Nole

Non era un predestinato, ma di sicuro determinato sì. E uno così di strada ne può fare solo tanta. Mettiamo anche che Novak Djokovic fosse in giornata no, ma nel tennis certe occasioni vanno colte, e se lo fai sei un grande. Lorenzo Sonego insomma è un altro di quelli che sta riportando il tennis italiano ai vertici del mondo, 191 centimetri di razza piemontese con lo sguardo di chi non ha paura e il tennis spavaldo. Si era capito che a 25 anni era pronto per la maturazione, ma il 6-2, 6-1 affibbiato ieri nei quarti dell'Atp 500 di Vienna al numero uno del mondo va oltre ogni previsione. Anche se non è roba che succede per caso: con un punteggio così si entra nella storia, e dalla porta principale.

Insomma con Sinner che si era arreso a una vescica al piede giovedì, il nostro tennis si era apprestato ieri a vivere il solito incontro in cui la sfida era resistere a Djokovic. Invece il serbo, che sa già di poter raggiungere il record di Sampras (chiuderà per il sesto anno al vertice del ranking), ha trovato quel giorno un po' così in cui il suo mental game va in tilt. Ma soprattutto un italiano di quelli che non devono chiedere mai quando il momento giusto bussa alla porta. E quindi: il risultato fa scalpore, anche perché era dal 2005 che Nole non finiva un match con soli tre game nel sacco (contro Safin a Melbourne, ma allora era al meglio dei 5 e finì 6-0, 6-2, 6-1 per il russo), e perché tutto sommato alla fine la partita l'ha proprio vinta Sonego. «È stata la vittoria più importante della mia carriera - ha ovviamente commentato lui ad impresa appena compiuta -. Nole è il migliore al mondo ma oggi ho giocato molto bene: mi piace questo torneo e mi piacciono le condizioni in cui si gioca. È veramente incredibile e straordinario».

Già, forse incredibile, ma anche per Sonego questa partita potrebbe diventare

ordinarietà. E fanno un po' sorridere le parole dell'ex campione Jim Courier che solo qualche ora prima aveva vaticinato così il futuro prossimo: «Solo la salute e Nadal possono dar fastidio a Djokovic». Da ieri c'è anche Lorenzo.

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