Lui, che da sempre professa i «giusti comportamenti», una bufera del genere - quando era approdato a Coverciano da ct 40 giorni fa - non avrebbe potuto nemmeno immaginarla. Il caso scommesse piombato all'improvviso nel ritiro azzurro ha fatto perdere il sonno a Luciano Spalletti più delle gare con Malta e Inghilterra, passaggi chiave per conquistare l'accesso ai prossimi Europei. «Se sono state fatte cose irregolari, è giusto pagare», la frase del ct amareggiato dalla vicenda. A inizio settimana aveva dettato le regole di comportamento, alla vigilia della doppia sfida ha parlato quasi da padre: «Tutta la squadra è vicina a Tonali e Zaniolo, siamo molto dispiaciuti. Per ora stanno meglio a casa, continueremo a stare loro vicini anche dopo che si saranno spenti i riflettori. Il rischio è cadere in queste tentazioni, dobbiamo sforzarci di trovare il modo di fargli capire i pericoli che corrono».
Tonali avrebbe giocato oggi a Bari contro Malta, Zaniolo era una delle scelte possibili per Wembley. «L'esclusione? Una decisione corretta - ha detto ancora il ct -. Non possiamo portare due ragazzi scioccati così a giocare una partita. Perdiamo due campioni, ma rimaniamo una squadra fortissima. Zaniolo è straordinario, ha perso dei vizi di campo che aveva. Tonali ha forza e continuità, spero che possano chiarire tutto e che io possa allenarli di nuovo. Ma gli altri sono altrettanto forti. Ho una potenzialità infinita, non cerchiamo alibi. O vinco o sono di livello inferiore a quello che l'Italia merita. Abbiamo avuto l'intera giornata per analizzare la cosa che ora va lasciata fuori, dopo lo smarrimento andiamo oltre, non possiamo rimanere incastrati in certe storie».
Ed ecco tornare lo Spalletti che punta sull'etica: «Ci sono molti giovani che vorrebbero vivere quello che noi stiamo vivendo e non possono, dobbiamo riconoscere il dono che abbiamo ricevuto. Se qualcuno non lo sa riconoscere, è una cosa a cui mettere mano». Nemmeno il tempo di godersi Euro 2032 che il presidente Figc Gravina ha dovuto far fronte a «una vicenda non preventivabile, a questa situazione abbiamo risposto con grande sensibilità e coerenza e con rispetto per le istituzioni, i calciatori e la maglia azzurra. Purtroppo la ludopatia non è un problema del calcio ma una piaga sociale». E il ministro Abodi ha sottolineato la scelta «opportuna di mandare a casa i due ragazzi anche per la loro tutela, c'è una partita più importante che è quella della salute pubblica».
La storia dice che noi italiani sappiamo dare il meglio nelle difficoltà. E stasera con Malta, tra le difficoltà legate anche al forfeit di Chiesa che si è arreso all'infortunio, si attende la risposta («ma niente presunzione», ammonisce il ct).
L'abbiamo sempre battuta in nove precedenti, il San Nicola di Bari registrerà il sold out, avremo un tridente d'attacco ben assortito (Berardi-Raspadori-Kean), tutti elementi che ci fanno sperare in una notte di sorrisi. «Sono state 24 ore dure, ci dispiace soprattutto a livello umano di aver perso due ragazzi forti ma la squadra c'è, siamo professionisti e daremo tutto in campo», il grido di battaglia di capitan Donnarumma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.