Una stella al Lombardia Evenepoel, il fenomeno "strappato" al pallone

Il 20enne fiammingo ha già vinto in stagione quattro gare a tappe: "Merckx? Niente paragoni"

Una stella al Lombardia Evenepoel, il fenomeno "strappato" al pallone

Sarà la prima volta per lui e per il Lombardia, che da classica delle foglie morte si trasformerà in classica delle gite fuoriporta, di grigliate all'aperto, dove i corridori oggi faranno la fine di quelle salamelle prelibate da mettere sulla griglia.

I corridori in sella, come se fossero su una graticola, visto il Solleone, alla ricerca di una classica Monumento che vale tanto, anche se tante sono le assenze per via di quel Giro del Delfinato palestra ideale per chi punta ad arrivare al top al Tour de France (29 agosto-20 settembre).

Da Bergamo a Como meno chilometri (231 alla fine), ma stesse scalate una in fila all'altra: colle Gallo e Brianza, poi Ghisallo, Colma di Sormano, Civiglio e San Fermo prima del gran finale sul lungolago di Como (arrivo intorno alle 18,30, diretta Rai 2 e Eurosport dalle 15,50).

Sarà un Lombardia meno ricco di volti noti, dove il più titolato resta Vincenzo Nibali, due vittorie e un secondo posto tra 2015 e 2018: al suo fianco avrà uno squadrone, con Mollema, vincitore un anno fa, e aiutanti di lusso come Ciccone e Brambilla. Certo, ci saranno anche i vari Fuglsang, Carapaz, Woods e George Bennett, Fabio Aru, Diego Ulissi e Alberto Bettiol, ma l'osservato speciale per l'edizione di quest'anno è un ragazzino di soli 20 anni che di nome fa Remco Evenepoel.

È un piccolo fenomeno, il fiammingo. Per lui quest'anno già quattro vittorie in brevi gare a tappe su altrettante disputate. «Non mi pesa la pressione - dice lui con quel suo faccino imberbe -. Mi danno per favorito? È evidente che lo merito», aggiunge senza falsa modestia l'uomo del momento dopo aver studiato nei dettagli un percorso fin qui visto soltanto alla tivù, quando a vincere era il suo mentore e idolo Philippe Gilbert.

Remco è un talento sportivo e viene dal calcio. Cresciuto nell'Anderlecht, ha trascorso tre stagioni in Olanda al PSV Eindhoven e ha vestito la maglia della Nazionale giovanile belga Under 15 e Under 16, di cui è stato anche capitano (ha segnato anche un gol all'Italia, partita vinta 2-1 dagli azzurrini, ndr). Senza preparazione a 16 anni ha corso la mezza maratona di Bruxelles in 1h 16' («per seguire papà e per partire davanti, avevo dichiarato un tempo basso, volevo vedere i keniani da vicino», il suo commento).

Il primo dorsale ciclistico da junior il 2 aprile 2017. Quell'anno vince 7 corse, nel 2018 diventano 35 (su 45 a cui ha partecipato). Fino ai titoli continentali e mondiali. «Se seguo ancora il calcio? Certo che sì, soprattutto le grandi manifestazioni come la Champions. Tifo per l'Anderlecht e simpatizzo per l'Arsenal.

Il Milan è invece la mia squadra italiana di riferimento. Io il nuovo Merckx? Lasciamo stare certi paragoni, io sono Remco Evenepoel». Segnatevi questo nome. Ha solo 20 anni, non è ancora un Cannibale, ma ha maledettamente fame.

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