La storia che si ripete. È l'usa e getta bianconero

Era già tutto deciso da mesi. Era già tutto finito da tempo. Epilogo di un rapporto passato dall'amore all'indifferenza, con quel gusto masochista tipico della cultura fiattina che usa e getta i propri dipendenti

La storia che si ripete. È l'usa e getta bianconero

Era già tutto deciso da mesi. Era già tutto finito da tempo. Epilogo di un rapporto passato dall'amore all'indifferenza, con quel gusto masochista tipico della cultura fiattina che usa e getta i propri dipendenti, anche i più illustri, come ribadito dalla storia aziendale e anche sportiva calcistica. Accadde con Roberto Baggio, un altro artista del pallone partito al Milan, tra le proteste dei tifosi bianconeri, ma il codino non era a fine contratto e la sua vendita porto 18 miliardi alla Juventus, accadde con Gianluca Vialli che, dinanzi alle forti perplessità di un rinnovo, se ne andò al Chelsea. Enrique Omar Sivori si trasferì al Napoli per dissidi con Heriberto Herrera. Sivorino ha ricordato il grande compatriota soltanto nel caracollare di alcuni dribbling. Il paragone è inaccettabile, Orma giocò 215 partite realizzando 135 gol, Paulo 283 incontri e 113 reti. Massimiliano Allegri dovrà gestire una situazione delicata, chiedendo allo stesso Dybala la massima disponibilità per questa delicata fetta di stagione. Escludo che Dybala, per professionalità, si chiami fuori o venga meno dall'impegno, sarebbe un autogol in vista delle offerte di altri club che, stando alle voci di mercato, sono per il momento di fantacalcio. La Juventus non si fida delle garanzie fisiche che il talento argentino può offrire in cambio di un ingaggio sostanzioso che costerebbe al bilancio 54 milioni lordi per tre anni. L'apporto di Dybala, anche part time, è risultato positivo per una squadra che in mancanza di gioco si affida appunto alle giocate e il repertorio tecnico di Paulo Dybala è tra i migliori di tutta la serie A. Questa stagione passerà alla storia bianconera perché nel giro di sette mesi la Juventus si è liberata di Ronaldo e Dybala. Un lusso unico per chi è fuori dall'Europa e dallo scudetto.

Agnelli e Arrivabene corrono un rischio, dovranno portare a Torino un altro interprete di questo football, seguendo la storia bianconera da Sivori a Platini, da Baggio a Zidane. Alla ripresa del campionato la commedia del calcio prevede che Paulo Dybala possa giocare da avversario per l'ultima volta contro l'Inter. Può essere una beffa. Non sappiamo per chi.

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