Già dal titolo capiamo quale sia il tema: Imprese. Se poi l'argomento del libro è l'hockey ghiaccio - sport ormai scomparso a Milano, sede fra due anni dei Giochi Olimpici invernali -, e ci aggiungiamo l'amicizia, allora molti appassionati si sentiranno coinvolti nel leggere l'opera di Leonardo Gobbi, autore di Imprese. Storie di hockey e di amicizia (Edizioni Interno4, euro 17, con postfazione di Francesco Caligaris). Un libro che ogni amante dell'hockey deve avere nella sua libreria: perché è uno dei pochissimi libri sull'hockey ghiaccio in Italia, peraltro l'unico in cui non c'è una monografia incentrata su una singola stagione, bensì una raccolta di racconti - 12 capitoli - nel filone delle Imprese. Non sempre riuscite, ma d'altronde un'impresa può essere anche un viaggio che si compie.
Spesso con gli amici - e infatti il sottotitolo è l'amicizia -, ovviamente conosciuti al palazzetto, in questo caso il Piranesi, luogo in cui inizia la storia d'amore tra l'autore e l'hockey tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, quando i milanesi riempivano l'Agorà per seguire l'Hockey Club Milano, fondato il 10 marzo 1924, cent'anni fa. Mentre ora, visti i problemi di visibilità di questo sport e la mancanza di progettualità improntata nel futuro, non ci sono squadre per cui fare il tifo, non essendoci altro che formazioni dilettantistiche. Ma l'amicizia resta: perché quel piccolo mondo dove tutti conoscono tutti è diventato una comunità.
Gobbi, un innamorato dell'hockey, racconta con ironia le sue esperienze sulle piste di tutto il mondo, a seguire Milano, i New York Rangers o il Blue Team, la Nazionale italiana, a cui peraltro sono dedicati quattro capitoli.
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