La Juventus ha chiuso molto male il 2020 con una sonora sconfitta maturata contro la Fiorentina di Cesare Prandelli. La squadra di Andrea Pirlo naviga a vista in campionato e attualmente si trova a meno dieci dal Milan capolista e a meno nove dall'Inter di Conte seconda in classifica. I bianconeri occupano il sesto posto a quota 24 punti ma con la sfida contro il Napoli di Gattuso da dover giocare dopo la sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport che ha ribaltato la sentenza emessa a ottobre dal Giudice Sportivo.
Il momento in casa Juventus è delicato dato che dopo nove anni di dominio incontrastato in Italia sta affrontando qualche difficoltà anche per merito delle due squadre milanesi che hanno voglia di tornare al vertice. Marco Tardelli ha giocato per dieci anni con la maglia bianconera, mettendo insieme 379 presenze, 52 reti più una serie infinita di titoli: cinque scudetti, due coppe Italia, una Coppa Uefa, una coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Euroepa.
Chi, dunque, meglio del campione del mondo del 1982 poteva parlare di Juventus. In esclusiva per ilgiornale.it, Tardelli ha fatto il punto della situazione in casa Juventus, ha parlato di Andra Pirlo, delle avversarie dei bianconeri in lotta per lo scudetto, della sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport in merito a Juventus-Napoli e molto altro ancora:
Tardelli, si aspettava una Juventus così staccata in classifica dopo 14 giornate?
"No, non me l'aspettavo. Che avesse degli alti e bassi era abbastanza normale ma pensavo che avrebbe poi trovato l'equilibrio giusto come fatto da qualche squadra che non era partita bene ma poi si è messa in carreggiata. Questo è un campionato particolare dove alcune squadre hanno patito il non aver fatto una preparazione adeguato e questo forse è il caso della Juventus. La squadra di Pirlo ha bisogno di tempo per trovare la quadra, ha fatto cose brutte finora ma anche delle belle cose. Di certo l'ultima sconfitta contro la Fiorentina non ha aiutato a chiudere l'anno nel modo migliore ma c'è tempo per recuperare".
Dice che dopo nove anni è giunto il momento di cedere lo scettro?
"Penso che sia ancora è presto per poterlo dire. Certamente la Juventus ha lo svantaggio, se così lo si può chiamare, di dover disputare le coppe così come il Milan, mentre l’Inter si potrà concentrare solo sul campionato. Questo potrebbbe essere grande vantaggio anche perché ritengo abbia la rosa migliore di tutte".
Pirlo sta subendo diverse critiche, pensa siano giuste in questo momento della stagione?
"C'è da dire anche una cosa: fino a due anni fa c’era solo il Napoli e l'anno scorso Lazio e Inter. Quest'anno mi sembra un campionato avvincente ed equilibrato cone tante squadre che stanno lottando per il titolo. Non dimentichiamoci che le due milanesi hanno voglia di rivalsa e stanno facendo molto bene. Poi ci sono anche la Roma e l'Atalanta con il Napoli mentre la Lazio è un po' in calo ma sempre temibile. Le critiche fanno parte del calcio e vanno accettate".
Pensa sia stato un azzardo puntare su un tecnico senza esperienza?
"Tutto è un azzardo. Pirlo è considerato il futuro e io penso che la società debba andare avanti su questa scelta. Io penso che alla lunga pagherà e Andrea farà bene alla Juventus".
La Juventus nell'ultimo turno di campionato si è lamentata di qualche errore arbitrale subito, lei è dello stesso parere?
"Io sugli errori arbitrali dico che ci sono sempre stati sia con il Var che senza, bisogna accettarli, non bisogna fare polemica e stare sempre lì con l’occhio davanti alla televisione per trovare il minimo errore. Gli errori capitano in un senso e nell'altro, fanno parte del gioco del calcio e dunque vanno accettati".
Questo può essere l'anno buono per la Champions League?
"Io me lo auguro perché quest’anno in Champions League ha fatto ottime partite. La Champions è difficile e vincerla sarebbe l’ideale anche perché sono troppi anni che le va dietro senza mai vincerla. La competizione è difficile e chiunque incontri ti può dare filo da torcere o eliminare. Già arrivare in finale è difficile, vincerla sarebbe un capolavoro. Penso sia anche una questione di dettagli ma se già arrivi in finale hai fatto molto. Io poi non credo alla sfortuna nel calcio, penso che a determinarla sia la squadra con il suo gioco e la sua attitudine".
Pensa sia stata giusta la sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport che ha deciso che Juventus-Napoli si debba giocare?
"Ritengo che le partite vadano sempre giocate sul campo e non con i pezzi di carta. Ci sono state problematiche legate al coronavirus anche per altre squdare come il Genoa che è stata la più bersagliata e che avrebbe forse dovuto avere un trattamento di favore. Le decisioni sono quelle che sono poi uno può essere d’accordo e un altro no ma bisogna accettarle. Ripeto, ritengo che le partite vadano giocate sul campo e non a carte bollate. Anche Pirlo che è sempre un gran signore ha accettato questa decisione, è stato un calciatore e dunque capisce".
Chi vincerà secondo lei il campionato?
"L'ho già detto tempo fa e non cambio idea: l'Inter secondo me è la più forte, è una delle papabili perché non ha le coppe e ha una gestione della rosa migliore. Poi la strada è lunga e il campionato è difficile e ovviamente ci sono anche Milan, Juventus, Napoli e Roma per giocarsi i primi quattro posti della classifica e la potenziale vittoria finale".
Questo beffardo 2020 si è portato via due suoi grandi ex calciatori come Paolo Rossi e Diego Armando Maradona. Vuole dedicargli un ricordo?
"I ricordi ce li ho in testa e me li tengo stretti.
Inutile dire che Paolo era fantastico e che Diego era lo stesso fantastico ma in modo diverso. Posso solo dire che erano due grandi campionati che ci hanno dato grandissime soddisfazioni e che mancheranno molto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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