"Toglietegli il vino dalla tavola...". Conte sbrocca, ma la realtà è un’altra

L'Inter di Conte non è andata oltre l'1-1 sul campo dell'Atalanta di Gasperini. Tra campionato e Champions i numeri non sono positivi, il tecnico nerazzurro è l'uomo in meno di questa settimana

"Toglietegli il vino dalla tavola...". Conte sbrocca, ma la realtà è un’altra

L'Inter di Antonio Conte non è riuscita a sfondare in casa dell'Atalanta di Gian Piero Gasperini. I nerazzurri di Milano dopo essere passati in vantaggio con Lautaro Martinez, di testa su assist al bacio di Young, si sono fatti riprendere dalla Dea grazie al gol del russo Miranchunk alla prima gioia in Serie A. L'Inter, nonostante qualche problema fisico di tutte le sue punte, è riuscita a disputare una buona partita, avrebbe potuto segnare il gol del 2-0 ma un po' di imprecisione, un po' di sfortuna e la bravura di Sportiello hanno tenuto in bilico la partita che puntualmente l'Atalanta è riuscita a riacciuffare.

I soliti problemi e numeri impietosi

L'Inter di questa primissima parte di stagione non ha incantato, soprattutto in difesa, con la bellezza di 16 gol subiti tra campionato e Champions League: 11 in Serie A e cinque in Europa. In campionato le vittorie sono solo tre (contro Fiorentina, Benevento e Genoa), tre i pareggi contro Lazio, Parma e Atalanta e una sconfitta nel bruciante derby contro il Milan. In Champions poi, la casella vittorie è ancora a quota 0, due i pareggi contro Borussia Moenchengladbach e Shakhtar Donetsk più la sconfitta per 3-2 in casa del Real Madrid.

La squadra di Conte, migliore difesa della passata stagione in Serie A, sembra non essere più lei e al primo affondo degli avversari spesso subisce la rete come accaduto contro l'Atalanta di Gasperini. Di certo infortuni, contagi da coronavirus, il ritardo nella preparazione e un po' di sfortuna di troppo non stanno aiutando l'Inter che dopo la sosta dovrà cambiare marcia e cercare di ottenere il massimo da un mese di fuoco tra il 22 novembre e il 23 dicembre, prima della sosta natalizia.

Conte stizzito

Come sempre, o come spesso accade, a salire sul banco degli imputati quando le cose non vanno propriamente nel verso giusto sono gli allenatori. Anche questa volta "L'uomo in meno" di questa settimana è il tecnico salentino che sembra non riuscire a trovare il bandolo della matassa della sua squadra. Al termine del match l'ex Juventus e ct della nazionale italiana ha commentato stizzito nei confronti chi lo giudica "diverso" e con meno mordente rispetto al recente passato:"A chi dice che sono più riflessivo e che ho meno furore agonistico consiglio di togliere il vino dalla tavola e anche i liquori e l'ammazzacaffé", la puntura di Antonio.

"Non mi aspettavo nessuna reazione dopo Madrid, perché lì abbiamo fatto una buona prestazione, siamo mancati solo a livello di risultato. Oggi lo stesso con l'Atalanta che è una squadra forte ed è difficile giocare contro di loro. Abbiamo fallito nell'istinto killer sotto porta", il suo commento su una partita che l'Inter avrebbe potuto vincere ma che ancora una volta non è riuscita a chiudere, come spesso gli capita.

"Non ci sono le giocate di una volta? Bisogna tenere conto della forza e della bravura degli avversari. Loro sono bravi nell'uno contro uno. Comunque il fatto stesso che ci si aspetti di più dall'Inter vuol dire che nel giro di un anno tutti sono arrivati a temerci. Dobbiamo essere più bravi a leggere le partite perché non ci può essere sempre l’allenatore in campo a dire come e cosa fare. Quando abbiamo preso il gol c’è stato un attimo di sbandamento e questo non deve accadere. Ci sono volte in cui pretendo di andare a prendere le seconde palle e non giocare sempre rasoterra, a volte non capiamo che in certe situazioni dobbiamo fare di necessità virtù", il Conte pensiero circa la prestazione dei suoi ragazzi.

Vietato sbagliare

La pausa per le nazionali potrebbe anche aiutare l'Inter e Conte a ricaricare le batterie per cercare di ritrovare una condizione fisica accettabili soprattutto in alcuni uomini chiave. Dal 22 novembre al 23 dicembre i nerazzurri giocheranno la bellezza di 10 partite nell'arco di 31 giorni tra campionato e Champions League. In Europa non potrà più sbagliare dato che dovrà fare almeno 7 punti per passare il turno, ma anche in Serie A non può più scherzare con il fuoco.

Le partite contro Torino (in casa), Sassuolo (in trasferta), Bologna (in casa), Cagliari (in trasferta), Spezia e Napoli (in casa) e Verona in trasferta saranno decisive per le sorti della squadra di Conte che non potrà permettersi di perdere più punti per strada avendone conquistati solo 12 su 21 disponibili.

Con tutte le attenuanti del caso, la verità è che la squadra di Conte ha bisogno di ritrovare serenità, ritmo ed equilibrio. Solo così l'Inter potrà tornare ad essere quella ammirata nella passata stagione con il secondo posto e la finale di Europa League raggiunta e persa, forse immeritatamente, contro il Siviglia di Lopetegui.

Di certo anche il tecnico salentino dovrà metterci ancora qualcosa in più di quanto fatto finora dato che non potrà più permettersi passi falsi se non vorrà perdere la possibilità di detronizzare la Juventus dopo 9 anni di dominio incontrastato.

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