Top... Ganna è Mondiale Un bolide sfreccia a Imola

Straordinaria impresa dell'azzurro che regala il primo oro nella cronometro all'Italia dopo il bronzo di un anno fa

Da Wikipedia
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Top Ganna. Con il colpo in Ganna. Filippo non ci inGanna: chi più ne ha più ne metta; giochiamo con lui e assieme a lui, con calembour ricercati o con sofisticate sciarade. Anche Filippo Ganna gioca con gli avversari.

La aspettavamo da ventisette anni questa maglia iridata e Ganna ce l'ha portata per la prima volta nella storia. Top Ganna campione del mondo: mai un italiano era riuscito a centrare l'oro in questa specialità. Un giorno che resterà nella memoria di molti, di tutti noi appassionati, soprattutto in quella del presidente Federale Renato Di Rocco che, dal 2005 ad oggi, ha conquistato la bellezza di 266 titoli mondiali (più 191 argenti e 225 bronzi).

Così come il Ct Davide Cassani, il quale ieri ha festeggiato il primo iride su strada da commissario tecnico in sette anni di lavoro. «È la vittoria della programmazione, di un ragazzo che ha seguito i consigli di chi ha lavorato con lui in questi anni, a cominciare da Villa e Velo. Così è diventato tra i più forti al mondo nella crono. Anzi, il più forte», ci spiega il ct romagnolo. «Va dato merito anche al lavoro della Federazione. Ricordate chi ha corso nel 2013 a Firenze la crono juniores? Ganna e Affini, come oggi (ieri per chi legge, ndr). Dove può arrivare Ganna? A vincere classiche importanti, a cominciare dalla Roubaix».

Filippo aveva il colpo in Ganna, era lì in zona. Un anno fa bronzo, ieri ha scritto una nuova pagina di storia del ciclismo, lui che in questi anni ne ha già scritte abbastanza: quattro titoli mondiali nell'inseguimento, gli ultimi tre consecutivi e col record sui quattro chilometri in pista e adesso questo mondiale senza precedenti: non male per questo ragazzone di 24 anni che arriva da Vignone (Verbania) e che ieri ha divorato i 31 chilometri della crono a 53 orari, spazzando via i mostri sacri della specialità, compreso il compagno di squadra Dennis, che puntava al tris iridato.

È il secondo vincitore più giovane di sempre, e sotto il suo casco con i simboli da F1 in omaggio all'autodromo imolese, Filippo mette in scena una prestazione monstre di rara bellezza, sia per potenza sprigionata, che per compostezza. È talmente bello da vedere, talmente perfetto nel suo essere un tutt'uno con il suo bolide Pinarello, che mette in discussione la perfezione di Anquetil e compagnia pedalante. Se il bretone non avrebbe fatto cascare una goccia di champagne dalla sua coppa di cristallo, Filippo un calice di spumante lo porterebbe senza perdere una goccia fin sotto la doccia.

Il risultato è lì da vedere: davanti a tutti dal primo all'ultimo metro. Per poco non va a riprendere Tom Dumoulin, partito prima di lui. Alle spalle dell'azzurro il belga Van Aert, che domani darà l'assalto alla maglia iridata su strada.

A seguire lo svizzero Kung,

che soffia il bronzo a Geraint Thomas, già in forma Giro. Lo scozzese scalpita, ha fretta di puntare alla rosa, con un compagno speciale come Filippo Ganna al proprio fianco nulla è impossibile: è solo questione di tempo.

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