Toro, Cairo apre alla vendita: "I ventenni finiscono..."

Il patron granata festeggia il record di durata della sua presidenza aprendo all'ipotesi cessione entro giugno

Toro, Cairo apre alla vendita: "I ventenni finiscono..."
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Torino - Pochi giorni prima di diventare il presidente più longevo della storia del Toro, Urbano Cairo apre alla cessione della società. A sorpresa, va detto, perché fino a un paio di settimane fa aveva sempre negato. Ieri, invece, a margine dell'evento Sport Industry Talk di Rcs organizzato al Maxxi di Roma quindi giocando in casa, in quanto proprietario del gruppo editoriale l'imprenditore di origini alessandrine ha spiegato di «non volere rimanere a vita né restare a tutti i costi, ci sta passare la mano arrivati ad un certo punto. Sono al Torino da 19 anni, prima o poi succederà. I ventenni finiscono, vale anche per me».

Quando accadrà, il conto alla rovescia potrebbe finire entro la conclusione del campionato, la stragrande maggioranza dei tifosi granata stapperà bottiglie di spumante: il rapporto con il presidente-proprietario si è infatti deteriorato nel corso degli anni, arrivando ai minimi storici negli ultimi mesi dopo che in estate sono stati venduti prima Buongiorno e poi Bellanova senza che al loro posto siano arrivati sostituti all'altezza. Così, nelle ultime settimane è montata la contestazione e domenica scorsa, in occasione della gara casalinga contro il Monza, la curva Maratona è rimasta fuori dallo stadio per tutto il primo tempo invitando lo stesso presidente assente, come ormai quasi sempre a cedere la società. Cosa che a questo punto potrebbe davvero avvenire per una cifra intorno ai 200 milioni di euro, anche se Cairo avrebbe inizialmente chiesto più del doppio. E se circa un mese fa pareva che la nuova proprietà potesse fare capo a Red Bull colosso austriaco che ha da poco acquistato le quote di minoranza del Paris FC, squadra che milita attualmente nella seconda divisione francese le ultime voci si indirizzano invece verso un non meglio precisato fondo arabo: anche in questo caso gli austriaci entrerebbero come soci di minoranza, garantendo comunque una solidità economica di primo livello che farebbe il paio con inevitabili ambizioni che nel mondo granata non si registrano da anni (come scritto dal Giornale l'1 novembre. Sotto nel riquadro piccolo, ndr). Sullo sfondo, come sempre in questi casi, anche la questione stadio, il cui affitto scadrà a fine giugno ma che il Comune vorrebbe cedere al Toro togliendo le ipoteche parole del sindaco Lo Russo di 38 milioni relativi alla fallimentare gestione Cimminelli.

Si vedrà, insomma.

Nel frattempo, domenica prossima contro il Napoli, Cairo proprietario dal 2 settembre 2005, dopo il fallimento targato Cimminelli e il salvataggio compiuto dai lodisti - eguaglierà i 7030 giorni di presidenza di Orfeo Pianelli, sotto la cui gestione i granata hanno vinto lo scudetto nel 1976 frequentando spesso l'alta classifica. Un obiettivo che, nel caso in cui andasse in porto il cambio di proprietà, potrebbe tornare a farsi concreto.

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