Totti e Mihajlovic, due jr sulle orme dei papà-mito

Il figlio dell'ex capitano giallorosso va al Frosinone. Il terzogenito di Sinisa sogna di sedersi in panchina

Totti e Mihajlovic, due jr sulle orme dei papà-mito
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Un «secondo» Totti? Un «nuovo» Mihajlovic? Difficilissimo, ma non impossibile. E comunque nessuno ha il diritto di ironizzare sui sogni altrui, soprattutto se sono quelli di due giovani che hanno l'uno 17 anni e l'altro 23.

Entrambi hanno nomi - anzi, cognomi - «ingombranti»: Cristian Totti e Miroslav Mihajlovic. Ragazzi che hanno deciso di fare il mestiere dei padri, e già questo merita rispetto; ci vuole coraggio nell'intraprendere carriere dove i loro papà saranno inarrivabili. Inutile ricordare la grandezza di Francesco Totti come calciatore e quella di Sinisa Mihajlovic come giocatore prima e allenatore dopo. Due campioni, diventati miti. E chi ha la fortuna (o la «sventura», dipende dai punti di vista) di essere il discendente «junior» di un'icona sa bene che subirà la «maledizione del confronto».

Per questo - ma solo in linea teorica - sarebbe meglio tenersi alla larga dalle stesse professioni che hanno già reso celebri i propri genitori. Nell'Olimpo delle star di raro c'è posto per più di un membro della stessa famiglia. Benché non manchino numerose eccezioni in tanti ambiti lavorativi, sport compreso. E allora auguri di cuore a Cristian Totti che ha deciso di lasciare la comfort zone delle giovanili della Roma (per la prima volta dal 1989 la «Magica» sarà senza almeno un Totti, è la fine di un'era ndr) per affrontare rischi e incognite di un trasferimento nella Primavera del Frosinone, club neopromosso in A. «Conosco bene Francesco da diversi anni - ha dichiarato Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone -, ha chiesto a me e al direttore Angelozzi di dare un'opportunità a suo figlio Cristian e siamo ben felici di farlo».

Partire con una «spintarella» non è proprio il massimo, ma come diceva Marcello Marchesi: «Impara l'arte, mettila da parte e fatti raccomandare». Speriamo solo che le ingerenze di Francesco per Cristian finiscano qui, soprattutto per il bene dell'aspirante baby bomber; che, se deve sfondare, lo deve fare con le sue forze e non con quelle del papà.

Il papà invece la malattia l'ha tragicamente portato via a Miroslav Mihajlovic, ora fresco di patentino da allenatore Uefa C, esibito con legittimo orgoglio in una storia su Instagram.

Un successo accompagnato da un commovente messaggio al genitore scomparso il 16 dicembre 2022: «Mi guarderai da lassù e mi darai la giusta forza».

Intanto le sorelle maggiori di Miroslav (Viktorija e Virginia) hanno deciso di lanciare un brand di moda - LeMiha - insieme alla madre e all'imprenditore bolognese Jacopo Tonelli e a Ibrahima Mbaye.

Tutto legittimo, per carità. Purché il nome di Sinisa Mihajlovic - che tra l'altro aveva un debole per l'abbigliamento fuori dagli schemi - non finisca per essere ricordato solo come una griffe.

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