Una Serie A con i muscoli fragili. E' bastata una partita di campionato per avere subito infortuni, Berardi e Biglia, e casi, Icardi. Senza dimenticare i cinque guai muscolari della Juve durante la preparazione. E poi è stata una partenza in cui le piccole si sono fatte trovare più pronte fisicamente mettendo in difficoltà le grandi. Giampiero Ventrone, preparatore atletico che proprio i bianconeri faceva volare ai tempi di Marcello Lippi, ha una sua spiegazione: «Nel caso della Juve penso che fosse stato messo in preventivo qualche rischio, però c‘è un campanello d'allarme». Una spiegazione è nel ritiro in città e non in montagna: «E poi hanno affrontato amichevoli internazionali con viaggi. Non c'è tempo per il recupero», aggiunge Ventrone. La Lazio che ha sfidato la Juve in Cina per la Supercoppa italiana, ha già perso Biglia e Klose.
Sui ritiri condizionati dal marketing punta il dito anche Stefano Tirelli, docente all'Università Cattolica di Milano e preparatore atletico che ha collaborato tra gli altri con Capello e Ancelotti: «Trasferte e cambi di clima, aumentano il rischio». Mentre allenarsi ad alta quota e nello stesso posto è un toccasana per il fisico. Nel caso specifico della Juve pesa la stagione precedente conclusa tardi. «Se non hai stacchi mentali ne risente l'organismo», osserva Tirelli.
A questo si aggiunge un radicale cambiamento nelle metodologie di lavoro. E comunque non c'è prevenzione che tenga «perché si conosce il carico esterno, minuti giocati e pesi sollevati per esempio, ma nessuno conosce il carico interno» spiega Ventrone. La tecnologia aiuta, gps e telecamere termiche, ma Tirelli dice: «E' sbagliato basarsi esclusivamente sui dati raccolti. C'è il rischio di non avere il tempo di “sentire” la muscolatura. E poi bisogna sviluppare le tecniche complementari».
E poi il preparatore atletico se la vede con il calendario fitto: «Di fatto gli allenamenti sono diventati le partite» spiega Tirelli. Ventrone punta sulla regolarità: «Non ha più senso far carichi pesanti in estate, meglio far ripartire la macchina e lavorare in maniera costante». Comunque l'inizio stagione è il periodo peggiore per farsi male sostiene Tirelli «perché se ti fai male a metà stagione l'organismo ha sviluppato più capacità di recupero».
Non solo infortuni, ma anche casi. Uno su tutti Icardi che ha voluto giocare contro l'Atalanta nonostante un risentimento muscolare accusato nel riscaldamento, salvo dover uscire dopo un quarto d'ora. Mancini ha fatto mea culpa per aver ascoltato il giocatore, Ventrone spiega: «Sono pochissimi i giocatori a cui puoi chiedere come stanno, non conoscono il proprio corpo. Uno dei pochi era Vialli, meglio di una risonanza. Aveva la sensibilità di un pistard».
Sarri invece se l'è presa con il calendario esagerato, nel caso specifico la Copa America, per spiegare la condizione precaria di Higuain. Per l'attaccante del Napoli potrebbero pesare «i rigori sbagliati e le critiche». Se la testa non va, i muscoli non girano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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