Un'Italia in retromarcia. Guardiola e Zidane si sono presi la difesa

Zizou con la Dea ha elogiato la prova difensiva dei suoi. Il City non subisce gol da 706' in coppa

Un'Italia in retromarcia. Guardiola e Zidane si sono presi la difesa

All'inizio degli anni Novanta l'International board introdusse una nuova regola che impediva ai portieri di raccogliere con le mani un retropassaggio di un proprio compagno. Questo per evitare gli stucchevoli appoggi all'indietro che rallentavano le partite e lo spettacolo. Trent'anni dopo, con i portieri costretti ad allenarsi a giocare anche di piede, il retropassaggio è tornato dominante e stucchevole ancor più di allora. Il tutto in omaggio al possesso palla e alla tanto celebrata costruzione dal basso che vuole che ogni azione cominci almeno con una dozzina di passaggi tra i difensori e i loro portiere. Un'eredità del tiki-taka a cui ormai attingono a piene mani anche le squadre italiane, persino in serie B, perché se non parti dal basso sei demodè e pazienza se poi costringi il tuo portiere a svarioni pericolosissimi.

Ne sanno qualcosa le italiane di Champions (per la prima volta dalla stagione 2015/16 nessuna supera gli ottavi) che, oltre a non essere all'altezza del grande calcio europeo, hanno pagato pesantemente proprio gli errori nei passaggi davanti all'area: l'ultimo clamoroso flop è arrivato dall'Atalanta a Madrid con il pasticcio di Sportiello sul retropassaggio di De Roon, ma anche la Juve aveva messo subito in salita la sfida con il Porto per un passaggio avventato di Bentancur e la Lazio aveva già messo il carico di uno svarione di Musacchio nel suo rovescio casalingo col Bayern.

Insomma, fai presto a dire costruzione dal basso, ma se non hai piedi raffinatissimi in difesa, e soprattutto tra i pali, il disastro è assicurato. D'altra parte siamo ormai arrivati al punto, nel nostro campionato, che i portieri siano i giocatori che gestiscono il maggior numero di passaggi. E se già in questo ruolo c'è sempre stato l'incubo dell'errore irrimediabile con le mani, adesso i portieri raddoppiano il loro rischio giocando troppo anche con i piedi.

Così, mentre le squadre italiane seguono certe mode tattiche pur non avendo le qualità per farlo, all'estero si rilanciano sfruttando quella che è sempre stata la miglior caratteristica del calcio italiano. Zinedine Zidane dopo aver rifilato tre gol all'Atalanta si è detto soddisfatto per la grossa prestazione difensiva del Real.

E Kevin De Bruyne, il gioiello belga di Guardiola, ha detto che il segreto del Manchester City è una difesa che ha incassato un solo gol in questa Champions: dal Porto al 14' della prima partita, poi porta sprangata per altre sette, con 706 minuti di imbattibilità. Un'impresa riuscita solo all'Arsenal 2005-06 (che arrivò addirittura a 10 partite) e al Milan 2004-05. Quando in Italia avevamo altre difese. E altre squadre.

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