Firenze La bomba mediatica, in una Firenze strangolata dall'afa, è esplosa alle 17,09 sul sito ufficiale della Fiorentina. La società viola dopo 15 anni è in vendita. Questo il comunicato integrale vergato dai fratelli Della Valle: «La proprietà della Acf Fiorentina comunica di essere assolutamente disponibile, vista l'insoddisfazione di parte della tifoseria, a farsi da parte e mettere la società a disposizione di chi voglia acquistarla per poterla poi gestire come ritiene più giusto fare. È questo il momento in cui chi vuole bene alla maglia viola e ritiene che la società possa essere gestita diversamente e con maggiore successo, deve farsi avanti. La proprietà si rende disponibile ad accogliere offerte concrete, ovviamente solo da chi voglia veramente bene alla maglia viola ed abbia la serietà e la solidità indispensabili per guidare una società impegnativa come la Fiorentina. Se, come si auspica e si spera, ci sarà un progetto fatto da fiorentini veri, questi troveranno massima apertura e disponibilità da parte della proprietà, come ennesimo attestato di rispetto nei confronti della Fiorentina e della città di Firenze. La società sarà nel frattempo gestita con attenzione e competenza dei suoi manager, i quali hanno tutta la stima necessaria della proprietà e che, come sempre, lavorano con il massimo impegno possibile».
I Della Valle fanno sul serio. Tanto da aver pensato loro a questa uscita, tenendo all'oscuro i propri manager. Infatti non più tardi di sabato scorso, alla finale del Calcio Storico, il presidente esecutivo Cognigni aveva dichiarato: «Vogliamo legarci sempre più a Firenze». A leggerla oggi questa frase sembra pronunciata un decennio fa
Al momento non risulta che ci siano proposte di acquisto all'orizzonte, mentre la città è sotto choc. Una parte è in aperta contestazione con la proprietà marchigiana, un'altra teme un futuro incerto.
Ma il clima era diventato pesante negli ultimi mesi, oltre al fatto che il mercato sta mettendo in agenda cessioni importanti come Bernardeschi, Kalinic e Borja Valero. Indizi che portavano a pensare ad un programma di dismissione in vista di una cessione. Ora i Della Valle attendono la risposta di Firenze.
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