Per oltre un'ora, monologo portoghese. Squadra zeppa di talento e di piedi buoni per non dire eccellenti, quella di Roberto Martinez: da Bruno Fernandes a Bernardo Silva, Cancelo, Leao e via di questo passo. Con Cristiano Ronaldo al centro dell'attacco a infischiarsene dei 39 anni compiuti e a giocare una partita vivace, la prima del suo sesto Europeo: era già detentore del record di longevità quando era arrivato a cinque, adesso ha timbrato ulteriormente il cartellino e chissà se mai qualcuno riuscirà a eguagliarlo. Dall'altro lato, la Repubblica Ceca: squadra con poco talento ma tanta voglia di non regalare un centimetro di campo che sia uno: ne è venuta fuori una partita godibile, proprio perché il Portogallo sa come accarezzare il pallone. Vincendo al fotofinish grazie a una rete in pieno recupero di Francisco Conceicao, 21enne figlio dell'ex giocatore di Lazio, Parma e Inter.
Il canovaccio della partita è subito chiaro: la squadra di Martinez prende il centro del ring, i cechi si piazzano a difesa di Stanek e sperano in qualche ripartenza. Leao comincia bene, la sua posizione preferita è la solita e da lì crea calcio: Ronaldo gira a lato di testa, Bruno Fernandes ci prova da fuori e non solo, perché su un suo assist da applausi lo stesso milanista arriva in ritardo di un soffio. CR7 corre e si sbatte, sogna il gol e ci va vicino quando la solita genialata del centrocampista dello United lo mette di fronte a Stanek: uscita perfetta, niente di fatto. E il gol non arriva nemmeno quando un geniale colpo di tacco del cinque volte Pallone d'Oro invita Vitinha alla conclusione: murato anche lui e primo tempo che termina sullo 0-0. Portogallo ovviamente e nettamente avanti ai punti, ma nel calcio conta solo buttare la palla dentro. A maggior ragione quando, appena passato il quarto d'ora della ripresa, Luka Provod azzecca un destro a giro da fuori area che finisce all'incrocio opposto.
Leao finisce in panchina, il Portogallo reagisce e il pareggio arriva su autogol di Hranac dopo una respinta difettosa di Stanek su colpo di testa di Mendes: gli ultimi venti minuti sono più aperti dei primi settanta, perché anche la Repubblica Ceca sfiora il raddoppio prima che i lusitani (che si erano visti annullare il 2-1 di Diogo Jota per un fuorigioco millimetrico di Ronaldo) trovino in pieno recupero la rete della vittoria con il neo entrato Conceicao.
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