Il punto di partenza è garantire credibilità al proseguimento del progetto. La garanzia, per il futuro del Monza, è la presenza a tempo indeterminato di Galliani. Le accelerazioni degli ultimi giorni portano a un gioco al rialzo e la svolta è vicina tanto quanto l'uscita dall'Ascari alla Parabolica. Sullo sfondo resta infatti l'interesse di fondi arabi, allettati come altri dal brand Monza inteso anche come autodromo. Ma ad uscire dalla scia è stato nelle ultime ore il gruppo Orienta Capital Partners, indicato su queste stesse colonne come uno dei pretendenti più concreti alla corte di Teodolinda. Sorridente e con sciarpa biancorossa in tribuna allo U-Power come in Monza-Roma o Milan-Monza, Augusto Balestra è il socio fondatore di Orienta ed entro la fine della stagione in corso potrebbe essere il nuovo socio, forse anche di maggioranza, del Monza. Imprenditoria e sport si intrecciano al percorso di Balestra anche con Named, da gennaio partner del Monza, a cui Balestra (appassionato di triathlon) ha di recente ceduto le quote della sua New Penta.
Named fino allo scorso anno è stata partner del Tour de France. In autodromo a Monza sanno che i punti di contatto tra ciclismo e motori non sono solo quelli che vedono Red Bull con Bora-Hansgroe, Ineos con Mercedes e McLaren con Bahrein, così come era stato nella partnership tra Colnago e Ferrari. Monza, in occasione della tappa finale del Giro 100, ha dimostrato come le due ruote a pedali possano avere un futuro proprio tra i cordoli. E non è un caso che il fondo Pif stia cercando più o meno sotto traccia di lavorare a una sorta di Superlega del ciclismo, in contrapposizione ad Aso. Quel che è certo è che per il Monza il punto di partenza resta il punto d'arrivo: la credibilità dell'investitore. «La garanzia sarà la presenza da plenipotenziario di Galliani», spiega l'ex sindaco di Monza, Dario Allevi.
«Oltre a essere un valore aggiunto, non farà mai fare un salto nel buio al club.
Gli anni di Berlusconi saranno irripetibili», prosegue Allevi, tra i firmatari della mozione per l'intitolazione dello stadio al presidente scomparso. «Entro un mese se ne parlerà in consiglio comunale: sarebbe il giusto riconoscimento per ciò che è stato fatto in questi anni».
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